I fringuelli delle isole Galapagos, sono noti per aver ispirato Charles Darwin nella formulazione della teoria dell’evoluzione per selezione naturale. Esempi da manuale di adattamento a nuove condizioni di vita: al cambiare delle risorse alimentari hanno cambiato morfologia del becco.
L’evoluzione umana ha seguito la stessa logica, unendo ai cambiamenti fisiologici e genetici quelli cognitivi e sociali. Evoluzione che spesso, nella nostra lunga storia, non ha avuto un percorso lineare, ma a picchi, effetto di eventi straordinari.
Oggi indubbiamente ne stiamo vivendo uno. Da una parte malati, morti, città vuote, scuole chiuse e persone bloccate in casa; borse e mercati finanziari aperti e liberi di aggiungere danni a danni. Dall’altra la tendenza a recuperare, dal basso, i virtuosi concetti di solidarietà e di socialità, pensando sempre più agli altri e, per quanto possibile, prendendosene cura. Il nostro becco sta cambiando, nonostante neoliberalismo e brutta gestione della cosa pubblica ci avessero quasi fatto dimenticare di averlo.
E allora ecco che ‘sto accidenti di virus è occasione eccezionale per correggere l’errore. Occasione eccezionale che, pur ancora non tutti in coscienza, stiamo tutti cogliendo. Occasione eccezionale per imparare a disubbedire agli obblighi di felicità da ostentare a tutti i costi, allo strapotere dell’apparenza, della competizione e del fare sempre meglio e sempre di più.
Se ci pensate, sono poi bastate solo poche settimane, niente in logica darwiniana, per imparare a vivere più lentamente, assaporando la vita senza dover subire i tempi dettati e imposti da altro ed altri. E allora abituiamoci a disubbidire ai vecchi, sì quello sono, modelli di vita dettati dal mondo del lavoro e dal marketing. Edonismo, competizione, egoismo e consumo non ci danno nulla in questo momento e nulla ci daranno in futuro e sono facilmente sostituibili con empatia, responsabilità, etica e morale. Molto, molto meglio. Basi spettacolari su cui costruire, quasi ex novo, tutto il resto.
L'ultima rivoluzione rimasta in sospeso è quella dell'immaginario: dobbiamo essere capaci di immaginare in quale mondo e società vogliamo vivere, e se vogliamo essere cittadini o consumatori. La felicità è un diritto umano.
Lo scriveva Luis Sepúlveda, vittima recentissima del virus. La sua rivoluzione è la nostra, è interiore prima che altro, pacata e silenziosa, ma decisa e forte. Forte come noi. Una rivoluzione imprescindibile e in atto, per passare dall’avere all’essere, dall’io al noi. Sicuramente troverà per strada ostacoli, ma i nostri nuovi becchi li sapranno di certo scardinare.