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Politica | 02 maggio 2020, 14:42

Dal Pd il piano "Asti Rinasce", per organizzare la ripartenza post-epidemia

Dall'emissione di CoronaBoc all'istituzione di un fondo di Private Equity per sostenere le piccole e medie imprese, passando per la costruzione di una scuola del futuro. Ma il Pd rassicura: "Non è un libro dei sogni". Ecco cosa prevede il piano dem

Maria Ferlisi, Alberto Ghigo e Mario Mortara in un'immagine di archivio

Maria Ferlisi, Alberto Ghigo e Mario Mortara in un'immagine di archivio

Su un punto tutte le bandiere politiche sembrano essere d'accordo: l'epidemia da Covid-19 sta facendo pagare un prezzo altissimo all'Italia, e, seppur nel piccolo, anche all'Astigiano, sia in campo sanitario che in campo economico.

Una voce amica

Da lunedì 4 maggio il Belpaese entrerà ufficialmente nella fase 2, ma sono ancora tante le incertezze, soprattutto in campo economico. Ecco che dal Partito Democratico di Asti e dal suo Gruppo in Consiglio Comunale si leva una voce amica, finalizzata a ripartire insieme, dimenticando per un momento bandiere e ideologie.

"Abbiamo sempre mantenuto, in questa fase delicata, un atteggiamento collaborativo nei confronti dell'Amministrazione. Per superare questa crisi non bisogna fare polemiche", spiega Mario Mortara, coordinatore cittadino. 

Asti Rinasce

Sotto questo spirito filosofico il PD ha prodotto il piano "Asti-Rinasce", per organizzare la ripartenza provinciale. Il piano, frutto di confronti con commercianti e stakeholders astigiani, si propone di "far cambiare passo all'Amministrazione", puntando l'attenzione sul presente, ma soprattutto sul futuro. Un futuro che il PD vede suddiviso in due categorie: un futuro semplice, con progetti realizzabili entro i 100 giorni, e un futuro prossimo, con idee che potranno concretizzarsi in un periodo di tempo più dilatato.

Mobilità: Asti a passo d'uomo?

A suon di parole d'ordine come "innovazione" e "condivisione", il piano del PD riflette su diversi aspetti, a cominciare dalla mobilità.

Nel breve periodo, il Pd propone di adottare il piano "Asti a passo d'uomo", allargando la zona pedonale della città di almeno il 50%, attivando servizi di bike sharing e noleggio di monopattini elettrici.

"Crediamo che non si debba abbandonare l'idea di usare mezzi pubblici post pandemia. Per questo si deve pensare a rimodulare i mezzi, potenziandoli", commenta Luciano Sutera Sardo.

Commercio: più metratura gratis per gli esercizi

Non mancano proposte per consentire di dare una boccata di ossigeno ai commercianti astigiani, come la possibilità di fornire più spazio ai pubblici esercenti e la messa a disposizione, gratuitamente, di più metratura di suolo pubblico.

Il Piano prevede anche una parte importante riservata alla cultura e alle manifestazioni astigiane, che, a causa dell'emergenza sanitaria, potrebbero non vedere più la luce del sole per mesi. "Sappiamo tutti che la cultura è l'anima di Asti, è il motore della sua economia e del suo turismo. Non sappiamo ancora quale sarà il destino della nostra estate culturale", commenta Riccardo Fassone, segretario provinciale PD. 

Cultura all'aperto

Ecco che il PD mette sul piatto la possibilità di una cultura all'aperto, con il potenziamento della rassegna annuale "Cinema-Cinema" (cinema all'aperto) e la possibilità - se le condizioni sanitarie lo permetteranno - di traslare manifestazioni come Asti Teatro e Astimusica all'aperto, garantendo le misure di distanziamento sociale.

"Qualora emergesse l'impossibilità di svolgere queste rassegne, l'Amministrazione si impegni a coprire totalmente o almeno in parte gli impegni economici già presi con lavoratori dello spettacolo e compagnie", commentano.

Per chi volesse dedicarsi allo studio e al lavoro, il Piano prevede anche che la Biblioteca Astense "Giorgio Faletti" disponga di una tensostruttura attrezzata, con tavolini, sedie e Wifi, nel suo cortile.

Sport all'aperto

Non manca l'attenzione nei confronti dello sport astigiano. Asti Rinasce prevede l'utilizzo di aree verdi per palestre e società sportive, che non rinuncerebbero, così, al proprio lavoro.

Turismo: "Welcome-kit" e tessera Asti Musei a 5 euro

Per quanto riguarda il turismo, uno dei comparti che soffrirà maggiormente post-pandemia, il Piano propone la tessera Asti-Musei al prezzo simbolico di 5 euro ad astigiani e turisti. A questa si aggiunge il "Welcome-kit", un'integrazione dell'offerta turistica a chiunque dovesse scegliere l'Astigiano come meta. Il Welcome-kit potrebbe prevedere, ad esempio, una visita guidata alla città oppure una serie di degustazioni di prodotti tipici, piuttosto che una notte in una struttura locale.

Occhi puntati anche sui bambini, che, insieme agli anziani, sono tra coloro che più hanno sofferto questo periodo di lockdown e per i quali, di fatto, non ci sono ancora troppe certezze.

Asti Open Space: potere alle aree verdi

Asti Rinasce propone un piano "Asti Open Space", con ripristino straordinario delle aree verdi, con aumento di attrezzature e aree gioco. Inoltre, per favorire la didattica a distanza (che sicuramente continuerà a fare compagnia agli italiani almeno fino a settembre), offrire wifi gratuito e aule studio dedicate, anche all'aperto.

Per i ragazzi in età compresa tra i 14 e i 21 anni, il Piano suggerisce un impegno di volontariato a favore della città, con magari "in cambio" la possibilità di fruire gratuitamente delle manifestazioni cittadine.

Per aiutare genitori in difficoltà, il Piano propone micro nidi per l'estate e blocco delle rette degli asili nido, fino alla ripresa dei servizi.

Asti e la "Scuola del futuro". Ma è solo utopia?

E a proposito di scuola, tra utopia e concretezza, il Piano sul lungo termine prevederebbe anche la costruzione di una "scuola del futuro", con maxi spazi dedicati e tecnologie all'avanguardia, magari all'interno di un progetto pilota.

Interventi capillari anche per quanto riguarda i centri anziani e il potenziamento dei servizi domiciliari, per incentivare il rispetto del distanziamento sociale.

Burocrazia zero

L'appello che si alza dal PD è quello della "sburocratizzazione" della macchina comunale. "Bisogna accelerare i tempi e farsi trovare pronti. Io ho un sogno: quello di parlare con i funzionari del Comune di Asti da casa, grazie alla tecnologia", commenta Alberto Ghigo.

No tax area IMU

E in virtù dell'abbattimento della burocrazia comunale, il Pd propone anche la "No tax area IMU" per i proprietari che concederanno ai conduttori una riduzione del canone di locazione dal 20 al 30%, modulata sulla percentuale di riduzione che verrà concessa.Oltre a questa proposta, anche la possibilità di incentivare le donazioni di 5x1000 in favore dei Servizi Sociali del Comune di Asti. 

Emissione di CoronaBoc e Fondo di Private Equity

Come si suol dire, "last but not least", la possibilità di emettere CoronaBoc (buoni ordinario comunali), con l'appoggio della Banca di Asti e della Fondazione.

"I CoronaBoc servirebbero per raccogliere il risparmio degli astigiani, da destinare a una o più opere ritenute importanti", spiegano. Ma non è tutto: il piano Asti Rinasce prevederebbe anche la nascita di un fondo di "Private Equity", in favore delle piccole e medie imprese dell'Astigiano maggiormente colpite dalla crisi, in particolar modo operanti nel settore turistico e agroalimentare, sempre con il sostegno della Banca di Asti.

"Non è un libro dei sogni"

Un piano lungo e articolato, che mira a toccare tutti i punti critici. Ma il segretario provinciale Fassone rassicura: "Questo non è un libro dei sogni, ma un invito alla concretezza. Chiederemo al sindaco Rasero delle risposte. E lui sarà pronto a questo confronto e a guardare al futuro?".

Elisabetta Testa


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