Partiamo da quattro documenti della società civile, che condividiamo: chiediamo alla politica astigiana di fare altrettanto.
Come sarà il futuro di ASTI?
Ambiente Asti si confronta e raccoglie documenti interessanti dalla società civile, proposte concrete e trasparenti nel delineare proposte e visioni future.
Quale visione di città?
Vivibile e con al centro la persona.
La società civile propone
Ambiente Asti come gruppo consigliare invita tutte le forze politiche a basare il proprio agire su alcuni documenti/proposte capaci di futuro e di visione, il movimento di FFF (Fridays for Future) e di ASTI CAMBIA e la rivista Culture. Noi crediamo a una politica che accolga le proposte fatte dalla società civile e quindi iniziamo da queste quattro proposte che ci appaiono intrecciarsi e valorizzarsi.
Un cambiamento ecologico
Conosciamo ormai bene i problemi dell'aria di Asti, con i suoi livelli drammatici di PM 10, PM2.5 e PM 1.
Il PM (le polveri sottili) sono un altro nemico invisibile e subdolo, come il Covid 19.
Conosciamo i dati allarmanti dell'IPCC sui cambiamenti climatici, collegati sempre a un'idea di consumo di combustibili fossili ormai superata, a spreco energetico e a mobilità privata con mezzi a combustione.
Occorre una svolta culturale e la politica ha ricevuto da due movimenti di cittadini ottime indicazioni.
Alcuni stimoli concreti su cui concordiamo
Noi come gruppo le abbiamo interpretate andando anche a cucire proposte nostre.
1) L'amministrazione e le forze politiche (Il Comune e la sua rappresentanza) si facciano carico di assumere un ruolo pedagogico rispetto alla popolazione nell'uso della mobilità sostenibile (mezzi pubblici, bici, mobilità pedonale)
2) Occorre parallelamente uno sviluppo della mobilità alternativa (bici, percorsi pedonali, mezzi pubblici) anche con una particolare attenzione a frazioni e al territorio.
3) Ampliamento di una rete di piste ciclabili razionalmente collegate tra loro, che insistano sulle reti viarie principali, dotate di segnaletica orizzontale e verticale e realizzate con bassi costi sia di realizzazione che di manutenzione
3) Occorre garantire sicurezza a chi si muove a piedi e in bicicletta
4) Occorre salvaguardare i mezzi pubblici e trovare risorse per potenziarli (viste le norme che dovranno garantirne la sicurezza), occorre avere una visione che permetta una connessione di frazioni e territorio (Asti ne è capoluogo).
5) Asti (smart city). Investire in app e piattaforme digitali che facilitino l'interazione tra cittadino e amministrazione, riducendo gli spostamenti non necessari. Che ne migliorino i servizi e che rendano più democratica la risposta ai bisogni dei cittadini e la progettazione su quali servizi sono utili.
6) Allargamento delle zone pedonali non solo in centro, ma anche nei quartieri, per migliorarne la vivibilità, per permettere a associazioni, centri di aggregazione, locali commerciali di riprendere attività in modo sicuro e vivibile. Non danneggiando con aumento di costi le già fragili attività di ristorazione, bar.
Incentivare l'uso di cortili, piazze e giardini pubblici in modo che la socialità possa riprendere in sicurezza.
7) Rivedere il regolamento delle aree verdi per permettere ai cittadini di fruire in modo sicuro dei parchi, indicando percorsi ciclabili e utilizzo del parco non solo in chiave conservativa, ma di fruibilità (attività all'aria aperta, scuole, palestre) nel rispetto delle varietà arboree.
8) Una città che sappia mettere al centro i bambini, ridisegnando spazi e momenti in cui possano essere liberi di giocare all'aperto.
9) Occorre un'attenzione e una rivoluzione culturale sulla mobilità delle persone anziane, disabili in modo che Asti diventi veramente una città inclusiva
Scuole e Ambiente
Occorre avere fin da subito un lavoro di sinergia con le scuole, in cui il Comune possa condividere pedagogia, ascoltare proposte e stimolare, favorire scelte sostenibili:
1) riprogettare spazi anche per il futuro plurifunzionali al chiuso e all'aperto, cercando di intercettare fondi che facilitino le lezioni in presenza
2) favorire il trasporto pubblico e progetti come il Pedibus esteso a tutte le scuole primarie
3) disincentivare il trasporto privato e calendarizzare di concerto con Istituzioni scolastiiche orari di apertura e chiusura scuole
4) disincentivare la sosta delle auto in prossimità delle scuole istituendo punti di raccolta relative al servizio Pedibus
5) aumentare le rastrelliere per le bici, pensare a percorsi pedonali e ciclabili utilizzabili dagli studenti per raggiungere le scuole
Le scuole possono essere davvero una grande risorsa che ha a che fare con la futura vocazione di ASTI e la progettazione di città.
Non secondaria, anzi prioritaria deve essere la visione futura di città.
ASTI SOLIDALE, INCLUSIVA, VIVIBILE
Citando l'articolo uscito pochi giorni fa su La Stampa di Laurana Lajolo e il prezioso contributo di Marco Castaldo su Culture dal titolo "La domotica sociale, le smart cities e la nuova Asti) possiamo cogliere proposte simili e ben articolate.
Asti può ripartire sulla sfida che ci pone il futuro :ecologica(riqualificazione edifici anche dal punto di vista enegetico, domotica sociale, co-housing , parchi, mobilità), dei servizi alla persona (scuole, sanità, università), ripartire da una economia della conoscenza (scuole e università che si misurano su sfide future) trasformatrice della città (smart city).
Questi contributi dal basso, che abbiamo raccolto sono spunti utili di cui vogliamo semplicemente amplificare la voce, in modo che Asti possa rifondare la propria economia e la propria visione con un volto nuovo.
Aggiungiamo anche il nostro documento sulla partecipazione che deve essere un punto di partenza e il link a queste proposte che noi riteniamo buoni spunti di partenza, capaci di futuro..
Alcune sono semplicemente realizzabili con pochi soldi, altre necessitano di attirare e indirizzare fondi, costruire progetti in modo che gli aiuti e risorse che arriveranno vadano nella direzione corretta.
Ambiente Asti è nata dai cittadini e per i cittadini, quindi si fa megafono di questi contributi e invita la poliica e i partiti ad approfondire magari convocando quelli che noi chiediamo da sempre : "GLI STATI GENERALI DELLA CITTA' “. Abbiamo citato quattro proposte della società civile, non abbiamo potuto quindi essere esaustivi, ma è l’esempio che Asti ha idee per ripartire col piede giusto.