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Attualità | 21 maggio 2020, 09:33

Platani di viale Pilone, domani saranno abbattute 4 piante. "Sono malate è necessario", spiegano Morra e Berzano

Ambiente Asti:" Sicuramente interventi di potatura scellerata negli anni hanno compromesso alcuni alberi. Occorrerebbe una riflessione anche su questo aspetto"

Platani di viale Pilone, domani saranno abbattute 4 piante. "Sono malate è necessario", spiegano Morra e Berzano

Il tam tam è iniziato sui social, in particolare sul gruppo "Asti rifiuti zero e più verde" che ha postato una foto che indicava per domani il taglio di platani in viale Pilone.

I COMMENTI

"La notizia è vera?- scrive qualcuno - sapete qualcosa di più preciso sul motivo?" "Non rovinate viale pilone. Lasciate stare gli alberi al loro posto". "Son passata lì oggi, tante mamme con i passeggini che passeggiavano all'ombra, visto il caldo di oggi. Spero davvero si tratti d un errore". "Abbattono gli alberi per piantare le antenne 5g" - scherza qualcuno. "Tanti progetti per nuove piantumazioni, raccolte fondi, e poi abbattiamo alberi che ci hanno messo una vita a crescere? Non voglio crederci!".

LE PIANTE SONO MALATE È IL PARERE DELL'AGRONOMO

Sono solo alcuni commenti che si leggono, in realtà gli alberi sono ammalati, come ci ha spiegato l'assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra. "Sono piante pericolose, l'agronomo le ha indicate in 'classe D' e quindi da abbattere. Non ci stiamo divertendo. Sono 4 piante che possono cadere, hanno un flusso di decadimento e creare problemi davvero gravi alla sicurezza.

Anche l'assessore all'Ambiente Renato Berzano, ambientalista convinto conferma lo stato delle 4 piante:"Come cittadino sono molto dispiaciuto, ma se il parere dell'agronomo di specifica commissione, ci dice che sono malate e da abbattere cosa possiamo fare? Rischiare sulla sicurezza delle persone?

ALTRE PIANTE SARANNO ABBATTUTE MA 50 SONO STATE PIANTUMATE

In città sarà abbattuta qualche altra pianta rientrante il 'classe D', ma sono già 50 le piante nuove attualmente messe a dimora a  Rio crosio, via Pertini, lungoborbore, parco monterainero , scuola Santa Caterina, corso Torino, parco Morando, parco Biberach.

Dal vivaio della Regione Piemonte di Vercelli ne sono state acquistate 75 ad alto fusto con un’altezza variabile tra i 1,80 e i 2,5 m e 10 arbusti.
"Oltre a queste acquistate, spiega ancora Morra, abbiamo fatto richiesta e ci sono state assegnate le piante gratuite, di altezza decisamente inferiore (40-60 cm), che però non sono state piantate nei parchi ma invasate nelle nostre serre, per poter procedere alla loro piantumazione nel momento in cui avranno raggiunto un’altezza idonea con una maggiore garanzia di sopravvivenza".

L'INTERVENTO DI AMBIENTE ASTI

Sulla questione, interviene anche Ambiente Asti che ha chiesto:

1) Un bilancio arboreo cittadino aggiornato in tempo reale in tempo reale. Ad ogni albero abbattuto deve corrispondere una scheda che ne abbia determinato lo stato fitostatico e fitopatologico.

2)Un regolamento del verde pubblico e privato e un piano comunale sul verde urbano che ne permetterebbe una gestione corretta, scientifica e un miglioramento.

"Visto che si dice che le minoranze non fanno mai proposte, spiega Mario Malandrone, da tre anni chiediamo la stessa cosa, in modo ciclico.
Sono ormai molte le città che si sono dotate di un piano ed un regolamento del verde cittadino in armonia con gli altri strumenti urbanistici, come d’altronde previsto dalla legge 10 del 2013, 'Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani'.
Ancora più stridente è l'impoverimento di verde urbano nell'epoca del Covid 19. Non bisogna certo essere esperti di zoonosi per capire che tematiche ambientali (inquinamento, impoverimento di ecosistemi) e situazione attuale sono collegate.
Alla determina di affidamento, nel foglio condizioni vi è scritto : eventuale abbattimento di esemplari malati che manifestino situazioni di pericolo", questo già in passato ha aperto a veri scempi in città. Ci piacerebbe sapere chi e in base a quali elementi ha deciso l'abbattimento.

"Il Visual Tree assessment se è stato fatto, in che modo ha classificato gli alberi? chiede ancora Malandrone - Sicuramente interventi di potatura scellerata negli anni hanno compromesso alcuni alberi. Occorrerebbe quindi una riflessione anche su questo aspetto con gli ordini professionali, cambiare le politiche di gestione del verde pubblico. Invitiamo l'Amministrazione a recuperare il censimento degli alberi (fatto solo pochi anni fa) e di riaggiornarlo, di un piano del verde , di un regolamento del verde che segua quindi procedure più trasparenti e pianificate".

Betty Martinelli

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