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Cultura e tempo libero | 01 luglio 2020, 07:51

A Castagnole Monferrato e Valfenera si raccolgono sensazioni per un progetto artistico

Nato tra la collaborazione tra ARchivio della TEatralità POpolare (Massimo Barbero) e ’Ecomuseo BMA (Elisabetta Serra) con la Provincia di Asti, si articolerà in diverse fasi

A Castagnole Monferrato e Valfenera si raccolgono sensazioni per un progetto artistico

Nel prossimo week ed a Valfenera e a Castagnole Monferrato, si terranno due "esperienze" artistiche/progetto nate dalla collaborazione tra ARchivio della TEatralità POpolare (Massimo Barbero) e ’Ecomuseo BMA (Elisabetta Serra) con la Provincia di Asti e i Comuni.

Con gli artisti del Faber Teater, inizia una “fase 1” del progetto, con un’attività di ascolto.

A Valfenera l'incontro sarà sabato 4 luglio alle 16.30 al Parco del Palazzo Municipale

A Castagnole Monferrato, domenica 5 luglio alle 10.30 al Cortile dei Camminatori di domande

"Gli eventi legati all’incombere della pandemia di Coronavirus, ed il conseguenteperiodo di confinamento nelle case deciso dai Governi per arginarne la diffusione, resteranno nella memoria collettiva del nostro territorio, del Paese e del mondo - scrivono gli organizzatori - come una crisi inaspettata e dolorosa, dai molteplici risvolti: storici,sociali, economici, ambientali.

"Oltre le cronache giornalistiche, le immagini, i comunicati ufficiali e i dati statistici che già riempiono gli archivi, e che rimarranno come testimonianze per le prossime generazioni, crediamo nell’importanza di documentare e immortalare fatti così epocali incontrando le persone e dando la possibilità di una libera espressione del proprio pensiero, accompagnandole dall’elaborazione dei ricordi verso la ripresa della vita sociale e lavorativa".

Il progetto si articolerà in varie fasi:


1) RACCOLTA DI TESTIMONIANZE E VISSUTI

Con la partecipazione delle comunità coinvolte, l’appoggio e l’aiuto dei Sindaci e delle Amministrazioni, verranno realizzate alcune videointerviste significative, nel massimo rispetto delle prescrizioni di sicurezza, a testimoni sul territorio dell’Ecomuseo, selezionati in modo da toccare più ambiti professionali, educativi e sociali, per ottenere una panoramica il più possibile variegata di esperienze, punti di vista ed emozioni; una raccolta di esperienze, nomi, eventi, drammi, speranze, costruita sotto la guida scientifica dell’antropologo Piercarlo Grimaldi e la collaborazione di ricercatori ed esperti di discipline sociali.

2) REINTERPRETAZIONE ARTISTICA

Un pool già definito di artisti di varie discipline (attori, narratori, danzatori, musicisti, performer, artisti visivi...), ispirandosi alle testimonianze raccolte, svilupperanno le tematiche secondo le loro singole sensibilità e linguaggi, ma con un’unica regia del progetto.

Saranno create performances, momenti di teatro di strada, danza, musica, installazioni ambientati sul territorio, al di fuori dei teatri e degli altri luoghi al momento non fruibili, per tributare attenzione, saluti e ricordi ai morti, agli eroi silenziosi della pandemia, ai bambini rimasti a casa, agli anziani in isolamento, agli animali e alla natura che si sono reimpossessati degli spazi lasciati vuoti dall’uomo, agli artigiani tornati preziosi, ai contadini che ricordano le grandi malattie dell’uomo e della Terra, ecc.

Nei Comuni che accoglieranno la proposta, si vuol lasciare un’impronta per chi passa, richiamare le persone ad affacciarsi ancora una volta dai balconi, accompagnare “a distanza di sicurezza” chi è in coda per entrare al mercato del paese intrattenendo con una parola poetica, con il canto ed un sorriso di speranza.

Gli Artisti in questo periodo hanno dovuto vivere un doppio confino, umano e professionale. Trovandosi quindi essi stessi in una situazione di grande incertezza per il futuro, questa è anche un’opportunità per riaffermare il loro ruolonella società,e per sostenere il modo in cui l’artistaagisce: creando bellezza. Essiintendonounire il loro specifico punto di vista, il racconto di come siamo “sopravvissuti”.

3) RESTITUZIONE


Attenendoci costantemente alle prescrizioni in corso, supporteremo anche attraverso il web, i social e i mezzi di informazione, la visione degli eventi per un pubblico ben più vasto di quello che sarà possibile accogliere sul posto. Il vuoto, la distanza dal pubblico, il silenzio di una piazza deserta in cui si leva un canto o un danzatore si muove, sono una nuova sfida per lo spettacolo dal vivo: ma una sfida che vogliamo cogliere, inventandoci modi nuovi dello stare insieme, del dare voce alle solitudini.

4) RITI COLLETTIVI

Si intende altresì individuare luoghi suggestivi, che hanno un valore particolare per la comunità, per tracciare o riscoprire percorsi di “pellegrinaggio”che possano essere fruiti anche individualmente o in piccoli gruppi.

Il bisogno di momenti di ritualità, di spazi per il pensiero si avverte particolarmente forte, in questo periodo.Percorsi verso antichi santuari ove tradizionalmente si andava a pregare o a ringraziare, ma anche luoghi di interesse paesaggistico o comunque che possano essere una meta simbolica per chi intraprende il cammino, per uscire di nuovo alla vita, per pensare a quello che è stato, per ricordare chi ci ha lasciato.In questo progetto hanno un ruolo fondamentale e centrale i territori e le comunità, quali presidi della nostra memoria collettiva che si è arricchita di un nuovo capitolo ancora da rielaborare.

Per questo esso viene realizzato dall’Ecomuseo BMA con gli strumenti, le esperienze già fondate, in continuità e come evoluzione del percorso culturale intrapreso negli ultimi anni con significativi riscontri, risonanza e risultati.

Per la sua realizzazione è coinvolto lo staff artistico e scientifico di AR.TE.PO.(ARchivio TEatralità POpolare, sezione di lavoro della Casa degli Alfieri ideata da Luciano Nattino).

Sarà sostenuto dalle Fondazioni CRT e CRAsti. È promosso dalla Provincia di Asti ed è realizzato con la Rete Ecomusei Piemonte e il Laboratorio Ecomusei.

Quest’ultimo sarà il coordinamento regionale di analoghe azioni ed esperienze da proporre sul territorio di altri Ecomusei, sotto l’egida di questo progetto e direzione e potrà dialogare con le più significative esperienze di raccolta di testimonianze tematiche che si sono attivate sul territorio in questo periodo da parte di Enti culturali(esempio: Astigiani, rete A.D.A. -Audience Development Asti, Spazio Kor, ecc., ma anche analoghe esperienze in atto su altri territori)

Redazione

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