I consiglieri comunali del Partito Democratico, Maria Ferlisi, Luciano Sutera, Giuseppe Dolce, interrogano il sindaco Maurizio Rasero e l'assessore al Bilancio Renato Berzano, a proposito del contributo a fondo perduto ex art. 25 del D.L. n.34/2020 L’art. 25 del Decreto Legge n. 34/2020 che prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto destinato ai soggetti che abbiano subito un calo di fatturato nel periodo di “lockdown” conseguente all’epidemia di Covid-19.
"Il presupposto del calo di fatturato- scrivono - non è richiesto per i soggetti che, alla data del 31 gennaio 2020, avevano il domicilio fiscale o la sede legale nel territorio di comuni colpiti da altri eventi calamitosi (delibera del Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020). L’Agenzia delle Entrate in calce al modello di Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto ha fornito un elenco non esaustivo delle zone 'i cui stati di emergenza erano in atto alla data del 31 gennaio 2020'".
Indubbiamente sul territorio astigiano potrebbero esserci positive ricadute per le imprese derivanti in termini di risorse economiche a fondo perduto, qualora il territorio del Comune di Asti fosse ricompreso tra quelli in stato di emergenza al 31 gennaio 2020.
I consiglieri quindi chiedono se "il territorio del Comune di Asti sia tra quelli per i quali non è prevista la condizione del calo di fatturato e, conseguentemente, le imprese ivi stabilite, possano richiedere il contributo a fondo perduto di cui all’art. 25 del D.L. 34/2020".