L’idea di realizzare ad Asti un nuovo grande parco pubblico va avanti e diventerà concreta con la nascita di un comitato promotore.
Il sindaco di Asti Maurizio Rasero, accompagnato dall’assessore al Turismo, Loretta Bologna ha incontrato il presidente del gruppo Cassa di risparmio di Asti Giorgio Galvagno, il dirigente scolastico dell’istituto agrario “Penna” Renato Parisio e Sergio Miravalle, direttore della rivista Astigiani, che ha lanciato l’idea originaria del Bosco degli Astigiani.
La gestione al Penna
Il vasto terreno di sei ettari (60 mila metri quadri) di proprietà della banca astigiana, che dalla strada del Fontanino, dopo aver passato il viadotto dell’autostrada, si estende a sinistra verso Viatosto, sarà messo a disposizione. Lo ha assicurato il presidente Galvagno: “Potrà così prendere vita questo parco nuovo pubblico in una delle aree collinari più suggestive di Asti che dovrà mantenere al massimo la sua naturalità. Un segnale tangibile che la Cassa è e resterà banca del territorio. Fondamentale è affidare fin da subito la gestione del parco e della vigna didattica all’Istituto Agrario “Penna” i cui terreni già confinano con l’aera interessata”.
Costituire un comitato promotore
Il sindaco Rasero, che aveva già anticipato la disponibilità del Comune alla presentazione della rivista Astigiani di sabato scorso, ha sottolineato “l’importanza di creare questa nuova grande area verde a disposizione dei cittadini. Propongo la costituzione di un comitato promotore aperto a tutti gli enti e le associazioni che possono contribuire ad arricchire il progetto. La progettazione del parco potrà essere affidata, con un concorso di idee, a chi saprà al meglio interpretare lo spunto originario. Il terreno c’è, anzi ce n’è anche un altro vicino di proprietà della Camera di commercio. Ci sono la volontà politica e amministrativa di andare avanti e le proposte concrete non mancheranno ”.
All'ansia si risponde con la vita
Sergio Miravalle, a nome dell’Associazione Astigiani ha ricordato che l’idea, nata nel dicembre scorso, dopo la pandemia ha assunto valore e forza più grande: “Il Bosco degli Astigiani 2020 vuole essere una risposta di vita a questa stagione di ansia. Per questo vorremmo che un grande albero ricordasse tutte le vittime del Covid. L’area è vasta e potrà ospitare spicchi di un futuro bosco, la vigna, spazi per la musica all’aperto, un roseto, installazioni artistiche. È un progetto che guarda al futuro”.
Il prof. Renato Parisio, accompagnato all’incontro dalle insegnanti Roberta Cantatore e Luisella Conta, vede la nuova area come prosecuzione ed estensione delle attività didattiche del “Penna”.
“Aggiungere al parco anche una nuova vigna didattica dimostrativa che comprenda i principali vitigni della tradizione viticola astigiana sarà molto stimolante per gli studenti e anche per i visitatori dei nostri percorsi naturalistici”.
Il passo successivo, dopo l’incontro svoltasi all’aperto, al tavolo sotto alla grande quercia nell’area verde del Penna, sarà una prima riunione, a tempi brevi, del Comitato promotore del Bosco degli Astigiani per definire le prossime mosse e far sì che l’idea, ora attecchita, continui a germogliare.