I contagi crescono quotidianamente anche nell'Astigiano e le scuole sembrano non essere escluse.
Anche all'Istituto Penna di Asti una classe è attualmente in quarantena, dopo la segnalazione di un solo caso di positività tra gli studenti.
Questo comporta, però, la quarantena forzata di una dozzina di insegnanti e disagi non indifferenti per la scuola, che deve fare i conti con una mancanza massiccia di forze per almeno 14 giorni.
"La situazione Covid nella nostra scuola è sotto controllo. Abbiamo stanze molto grandi, ingressi separati e alcune classi sono state trasferite nell'edificio adiacente. In più i ragazzi fanno didattica a distanza nel pomeriggio", spiega Sabrina Gamba, professoressa di Scienze e Geografia.
In realtà, però, sembra esserci qualcosa di particolarmente strano in questo meccanismo di segnalazione e gestione dei casi Covid nelle scuole.
È la stessa Sabrina a raccontarcelo, che da oggi è in quarantena dopo un caso di positività nella sua classe.
"Sono in attesa del tampone e al momento non posso muovermi da casa. Però le persone con cui vivo possono. Questo è assurdo. Non ho sintomi e sto bene, ma se fossi positiva?", ci racconta.
Non è tutto. Se il tampone di Sabrina darà esito positivo, ci sarà per lei l'obbligo di quarantena coatta. Se invece il tampone dovesse dare esito negativo, potrà spostarsi solo per andare a lavorare.
"Anche con un esito negativo io non potrò andare a fare la spesa. Potrò solo recarmi sul posto di lavoro. Non capisco il motivo. Questa cosa va a colpire lavoratori sani, senza dare alcun beneficio alla mia città e anzi, mettendo in difficoltà la mia scuola", continua Sabrina.
Anche se la norma prevede che i conviventi possano regolarmente uscire e recarsi in luoghi pubblici, Sabrina, anche per motivi organizzativi, ha deciso di tenere i propri figli a casa con lei.