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Attualità | 08 agosto 2025, 09:52

Partito della Rifondazione Comunista: finanziamento regionale scuola paritaria, inaccettabile scelta discriminante a favore del privato

Deambrogio (PRC): “Con 7,7 milioni alla scuola privata si disattende la Costituzione e si indebolisce la scuola pubblica”

Partito della Rifondazione Comunista: finanziamento regionale scuola paritaria, inaccettabile scelta discriminante a favore del privato

Il Partito della Rifondazione Comunista del Piemonte attacca duramente la decisione della Regione di destinare 7,7 milioni di euro alle scuole paritarie d’infanzia. Per il segretario regionale Alberto Deambrogio, si tratta di una “scelta discriminatoria e ideologica” che mina la centralità della scuola pubblica e apre la strada a un modello sempre più orientato alla privatizzazione, aggravato dal processo di Autonomia Differenziata.

“I 7,7 milioni di euro con cui la Regione Piemonte ha deciso di finanziare le scuole paritarie d’infanzia - ha dichiarato Alberto Deambrogio, segretario regionale del PRC per il Piemonte e la VdA – rappresentano una inaccettabile scelta discriminatoria a favore del privato e di chi lo sostiene”.

“L’assessora Chiorino ha parlato di intervento concreto per le famiglie e per la libertà educativa. Così facendo ha ribadito concretamente che l’unico luogo in cui tutti i punti di vista educativo sono rispettati e convivono, la scuola pubblica, è per lei e la sua parte politica non in grado di garantire libertà e in ogni caso non è degno di una attenzione vera e significativa”.

“Chiorino sostiene che così ogni bambino avrà accesso a una educazione di qualità, senza distinzione tra scuole statali e paritarie. Lei dimentica, o meglio cancella scientemente, un impegno che come amministratrice dovrebbe rispettare, quello in accordo con il dettato costituzionale, che le chiede di investire in strutture e servizi pubblici. Questo dovere disatteso la mette al riparo rispetto alle esigenze di chi non sopporta più da lungo tempo l’impianto repubblicano della scuola a tutti i livelli. In più dichiara che il privato diventa strategicamente e durevolmente parte di un sistema per cui non si ha intenzione di rilanciare la funzione pubblica, con caratteristiche di qualità, eguaglianza e accessibilità diffusa”.

 “Anche questo ultimo caso ha concluso Deambrogioci dice che con l’Autonomia Differenziata, che continua a marciare con l’iniziativa del ministro Calderoli unita alla volontà di Cirio, le cose non potrebbero che peggiorare con ulteriori aperture al privato in questo come in altri settori. Per questo invito nuovamente le cittadine e i cittadini piemontesi a firmare la petizione regionale per l’abbandono di ogni Autonomia Differenziata ://openpetition.eu/!vngtv ”.

Redazione

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