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Sanità | 30 novembre 2020, 16:36

Asti, il presidente dell'Ordine dei Medici Claudio Lucia d'accordo con il presidente Cirio sulle scuole

"Il periodo è troppo delicato e non possiamo rischiare una terza ondata. Le scuole all'interno sono sicure ma fuori troppi assembramenti"

Asti, il presidente dell'Ordine dei Medici Claudio Lucia d'accordo con il presidente Cirio sulle scuole

“Una scelta prudenziale”. Così qualche giorno fa il presidente del Piemonte Alberto Cirio a proposito della decisione del mantenimento della didattica a distanza anche per il secondo e terzo anno della scuola secondaria di primo grado, nonostante il passaggio in zona arancione.

"È una scelta dolorosa, ma necessaria - aveva sottolineato Cirio -. Riaprire la scuola non è una priorità: è la priorità, proprio per questo – aveva detto - è fondamentale farlo in sicurezza, per non rischiare di dover richiudere fra un mese".

Completamente d’accordo con il presidente Cirio, Claudio Lucia, presidente dell’Ordine dei Medici di Asti che motiva la sua opinione: "Approvo pienamente, perché il periodo è molto delicato. La scuola all’interno è più che sicura, ma è l’aggregazione del tutto normale tra giovani, anche sull’autobus, ad essere pericolosa.

"Il 7 e l’8 sarà festa - ribadisce Lucia - per due settimane rischiamo contagi, non va bene".

Il presidente dell'Ordine che rimarca quanto sia importante mantenere distanziamento e indossare sempre la mascherina, racconta: "Ho visto tantissime persone in giro nel passaggio del Piemonte a zona arancione. E non va bene, non dobbiamo dimenticare il momento che continuiamo a vivere anche se la curva sembra allentare".

"Nell’immaginario collettivo - continua - il problema è di chi si trova all’ospedale ma non è affatto così. Se allentiamo con le precauzioni rischiamo una terza ondata che sarebbe deleteria. È vero, sarà un Natale anomalo e forse un po’ triste, ma i sacrifici sono necessari, per poter tornare a vivere in primavera. Il dato dei decessi è ancora molto grave, anche se in effetti la curva sembrerebbe scendere".

L'Ordine dei Medici nazionale, aveva chiesto per il mese di novembre un lockdown duro. "Forse - conclude Lucia - la situazione sarebbe già migliorata. Certo il commercio di Natale vale circa 18 miliardi, ma se ci si ammala non si lavora neppure e non si fanno acquisti. Non mi stanco di raccomandare prudenza”

Betty Martinelli

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