L'ASL di Asti si distingue nel panorama della ricerca sanitaria piemontese con tre studi innovativi che dimostrano come la ricerca scientifica possa tradursi in soluzioni concrete per migliorare le cure dei pazienti. La Regione Piemonte, attraverso la sua rubrica dedicata in collaborazione con il Dairi Regionale, ha posto l'accento sull'approccio integrato dell'azienda sanitaria astigiana, che unisce innovazione clinica e medicina di prossimità.
Ethylfree: una nuova frontiera per le dipendenze
Il primo studio che caratterizza l'attività di ricerca dell'ASL AT è Ethylfree, un progetto rivoluzionario nel campo delle dipendenze condotto dal Ser.D dell'Ospedale Cardinal Massaia. Lo studio propone un nuovo modello di medicina di prossimità per i pazienti affetti da Disturbo da uso di alcol in condizioni di fragilità sociale.
Il progetto si rivolge specificamente a pazienti privi di caregiver, seguiti attraverso un'assistenza infermieristica territoriale personalizzata. I risultati preliminari sono già incoraggianti: questa modalità di presa in carico migliora l'aderenza terapeutica, aumenta la stabilità emotiva e riduce significativamente le ricadute, grazie a un intervento ravvicinato e continuo da parte degli infermieri delle Case della Salute.
Si tratta di una risposta concreta ai bisogni delle fasce più vulnerabili della popolazione, che dimostra l'efficacia di un approccio integrato tra ospedale e territorio, elemento distintivo della filosofia sanitaria astigiana.
Encloco: eccellenza nella chirurgia oncologica
Sul fronte chirurgico, l'ASL di Asti si conferma centro di eccellenza nazionale come promotore dello studio multicentrico Encloco, coordinato dalla Struttura complessa di Chirurgia. Il progetto coinvolge ben 20 centri italiani e rappresenta una delle ricerche più ambiziose nel campo della chirurgia oncologica del colon.
L'obiettivo dello studio è valutare le tecniche ottimali di chiusura dell'incisione della parete intestinale nei pazienti sottoposti all'asportazione chirurgica laparoscopica della metà destra del colon a causa di un tumore. La ricerca prevede l'analisi comparativa di sette diverse tecniche chirurgiche su un campione di 1.000 pazienti.
I risultati di questo studio mirano a migliorare gli esiti post-operatori, ridurre le complicanze e contribuire alla definizione di protocolli standardizzati, con un impatto rilevante sull'efficienza e sicurezza della chirurgia oncologica a livello nazionale.
NewBornRisk: innovazione digitale in neonatologia
Il terzo pilastro della ricerca astigiana è rappresentato dal progetto NewBornRisk, condotto dalla Pediatria dell'ospedale Cardinal Massaia. Questo studio rappresenta un perfetto esempio di come la ricerca clinica possa sposarsi con l'innovazione tecnologica per migliorare l'assistenza sanitaria.
Il progetto persegue un duplice obiettivo ambizioso: identificare i principali fattori di rischio pre e perinatali associati alla necessità di cure intensive, ventilazione o rianimazione alla nascita, e sviluppare un'applicazione digitale semplice e utilizzabile in tempo reale in sala parto.
L'app è progettata per supportare il triage neonatale e consentire un intervento tempestivo nei casi ad alto rischio. Si tratta di un approccio innovativo che unisce competenze cliniche e strumenti digitali per offrire al personale sanitario strumenti pratici e migliorare gli esiti di salute nei primi momenti di vita.
Una visione integrata della sanità del futuro
I tre studi dell'ASL di Asti rappresentano ambiti clinici completamente diversi - dipendenze, chirurgia oncologica e neonatologia - ma sono accomunati da una visione condivisa: quella di una sanità che mette al centro la persona e investe nella ricerca non solo come strumento di conoscenza, ma come leva di trasformazione concreta della pratica clinica e dell'organizzazione dei servizi.
La Regione Piemonte, attraverso questa iniziativa divulgativa in collaborazione con il DAIRI Regionale, continua a valorizzare le buone pratiche che contribuiscono all'eccellenza del sistema sanitario piemontese, dimostrando come la ricerca territoriale possa raggiungere standard di qualità nazionale ed internazionale.
 















