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Cultura e tempo libero | 03 febbraio 2021, 20:00

Alessandria con Langhe, Roero e Monferrato: un matrimonio che non s’ha da fare?

Colline Unesco fredde sull’ipotesi di fusione tra agenzie turistiche. Martedì ad Alba un confronto con l’assessore regionale Poggio

Alessandria con Langhe, Roero e Monferrato: un matrimonio che non s’ha da fare?

Allargare alla provincia di Alessandria il matrimonio turistico delle colline Unesco? Prima parliamone.
Non è una chiusura totale, ma certo un invito a un’approfondita riflessione quella che il presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Luigi Barbero, ha rivolto in questi giorni all’assessore regionale con delega al Turismo Vittoria Poggio.

Sul tavolo, l’ipotesi di una nuova fusione – dopo quella che ha giù unito le forze di Alba e Asti – che nei fatti rivedrebbe in ampiezza confini e competenze dell’ente deputato alla promozione del territorio che, dopo Doha 2012, ha quale comune denominatore il riconoscimento Unesco ai paesaggi vitivinicoli del Piemonte.   

Una proposta che, avanzata dalla Regione, due giorni fa ha anche trovato il voto favorevole dell’assemblea dei soci di "Alexala", l’Atl alessandrina, ma che non sembra essere stata accolta con altrettanto entusiasmo ai piedi delle Langhe come anche nella città dell’Alfieri.

A rilevarlo il consigliere regionale alessandrino Domenico Ravetti. “La domanda che pongo – spiegava oggi in una nota l’esponente Pd
– non è di poco conto: ad Alba, Bra e Asti cosa pensano? Sono d'accordo con questa operazione? Per dire sì a un matrimonio bisogna essere in due. In caso contrario si tratterebbe di costrizione”.

Rilievi non completamente privi di fondamento, a sentire Barbero, che sul tema ha già avuto un primo colloquio informale con la rappresentante della Giunta Cirio, anche lei alessandrina, invitandola a un confronto che i due hanno programmato per il pomeriggio di martedì 9 febbraio, presso la sede albese dell’ente, alla presenza del suo intero consiglio di amministrazione.  

"Il tema di fondo –
spiega Barbero – è la razionalizzazione delle agenzie locali per il turismo prevista dal portato della Legge Madia, che impone aggregazioni là dove queste non raggiungano certi numeri. In questo senso ho già avuto un primo colloquio con l’assessore Poggio, che ha immediatamente manifestato la propria disponibilità per un confronto che, dopo l’appuntamento di martedì, andremo ad estendere a tutta la platea dei nostri associati".

"La nostra Atl –
continua il presidente – gestisce una destinazione che in termini turistici ha registrato un grandissimo successo proprio grazie al suo carattere omogeneo. Credo che l’idea dei nostri soci sia quella di mantenere invariata questa forte connotazione, considerato anche che estensioni maggiori ne renderebbero più complicata la gestione e meno appetibile il prodotto".

"Entrando nello specifico – prosegue –, Alessandria rappresenta una grande provincia, che solo per una piccola parte rientra però tra i territori ricompresi nel sito entrato a far parte della Heritage List Unesco. Su questa c’è assoluta disponibilità ad aprire una discussione, mentre, raccogliendo in questi giorni quello che mi pare il diffuso sentimento dei nostri operatori, credo che un ragionamento più ampio richiederebbe opportuni approfondimenti. Non so quanto l’area di Langhe, Roero e Monferrato sia preparata per un simile passo", conclude infine Barbero, mentre esprime comunque il proprio apprezzamento "per quello che la Regione ha fatto e sta facendo a sostegno delle Atl e di attività di promozione che, al netto della difficile stagione che stiamo vivendo, nel nostro caso hanno dato grandi riscontri".

Ezio Massucco

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