Le gesta del popolare ciclista astigiano, Giovanni Gerbi, finiscono in un libro appena uscito, raccontato dalle mani di un discendente, Giorgio Boccassi che rievoca in una storia avvincente e documentata quei tempi eroici, quelle battaglie sulle “strade bianche”.
Si intitola Diavolo Rosso Anima di fuoco ed è edito da Caosfera.
"Chi a l'é cul lì? Ël Diav?"
Personaggio famosissimo e amato, pare venne definito Diavolo Rosso dopo una gara che lo catapultò nel bel mezzo di una processione e il parroco vedendo il ciclista sfrecciare vestito con la sua tradizionale maglia da corsa rossa, lo apostrofò in piermontese con la frase "Chi a l'é cul lì? Ël Diav?" ("Chi è quello lì, il Diavolo?").
Un altro immenso astigiano, il cantautore Paolo Conte, dedicò a Gerbi la splendida 'Diavolo Rosso' (Diavolo rosso dimentica la strada vieni qui con noi a bere un'aranciata, contro luce tutto il tempo se ne va).
Una trasposizione letteraria
Pioniere del ciclismo professionale, oltre a possedere una potenza incredibile, una resistenza eccezionale e una volontà ferrea, Giovanni Gerbi ha studiato sin dall’inizio della sua carriera le tecniche migliori per correre in bici, con passione e tenacia, ottenendo grandi vittorie, e Giorgio Boccassi, pronipote di Giovanni Gerbi, rievoca le sue avventure.
L’opera Diavolo Rosso. Anima di fuoco è la trasposizione letteraria (con inserti e approfondimenti) dello spettacolo Diavolo Rosso scritto e interpretato dallo stesso Giorgio Boccassi.
"Il Diavolo Rosso diventa così - spiega Boccassi - un supereroe dalla potenza infernale e dalle astuzie diaboliche, un personaggio mitico come lo sono stati Ercole, Spider Man, Ulisse e Iron Man".
Giorgio Boccassi
Giorgio Boccassi è attore, regista, mimo e drammaturgo. Dirige insieme a Donata Boggio Sola la compagnia teatrale Coltelleria Einstein, nata ad Alessandria nel 1985 con cui ha ottenuto importanti premi internazionali.