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Attualità | 15 marzo 2021, 13:56

AstraZeneca, Icardi: "Non è un vaccino di serie B, è sicuro". Ma i Nas sequestrano tutte le dosi del lotto sospeso

Rinaudo difende la scelta fatta dalla Regione Piemonte, ma l'Ordine dei Medici di Torino attacca: "Data informazione confusa"

Una dose di vaccino AstraZeneca

Una dose di vaccino AstraZeneca

"Il messaggio che vogliamo dare è di vaccinarsi tranquillamente. Il vaccino è sicuro, non è di serie B". A dirlo, a proposito del vaccino AstraZeneca, è l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte e Coordinatore Salute della Conferenza delle Regioni, Luigi Icardi.

Sospensione durata solo un'ora e mezza

Sulla morte del professore di Biella, Icardi spiega che "in attesa degli accertamenti l'unità di crisi della Regione ha ritenuto di accantonare questo lotto e per fare la ricognizione ha sospeso per un'ora e mezza la vaccinazione, che è poi ripartita. E' stato chiesto di accantonarlo  in attesa delle risultanze che, credo e spero, non daranno contezza del nesso di causalità fra decesso e vaccinazione, perché la vaccinazione è sicura".

L'assessore alla Sanità ha poi aggiunto che "è nell'ordinario dei vaccini che purtroppo ci sia qualche evento avverso, ma il nesso di causalità è tutto da vedere. Purtroppo - conclude - qualcuno ci ha ripensato, l'effetto mediatico purtroppo c'è, ma cercheremo di convincere le persone che non ci sono pericoli".

Rinaudo: "Fermarlo è stato doveroso e necessario"

"E' facile criticare col senno di poi, ma non ho nulla da rimproverarmi: ho agito per la tutela dei piemontesi". Il commissario dell'Area giuridico-amministrativa dell'Unità di crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo, ha replicato così alle critiche sullo stop di circa due ore alle vaccinazioni con AstraZeneca disposto dopo la morte di un docente nel Biellese. "Era doveroso e necessario dare subito una risposta a una situazione critica per la morte di una persona. Non sapevamo a quale lotto appartenesse la dose somministrata alla vittima ma, appena individuata, abbiamo detto alle Asl di riprendere con le inoculazioni degli altri lotti".

L'obiettivo dello stop era quello di "tutelare le persone che in quel momento si stavano vaccinando - spiega - Che cosa sarebbe accaduto se, per ipotesi, ci fosse stato un altro evento negativo? Il blocco è durato solo il tempo necessario a capire cosa fosse accaduto e ad evitare ulteriori rischi, poi la campagna è regolarmente ripresa", ha aggiunto Rinaudo. "Continuare a vaccinarsi è doveroso e necessario".

I Nas sequestrano il lotto 'incriminato'

Intanto, in queste ore i carabinieri del Nas, su disposizione della Procura di Biella, stanno sequestrando le dosi del lotto AstraZeneca che l'Unità di crisi della Regione Piemonte ha sospeso ieri dopo la morte del professor Sandro Tognatti.

Ordine dei Medici di Torino: "Date informazioni confuse"

"In questo momento non è stata stabilita alcuna correlazione causa-effetto, c'è solo una correlazione temporale, quindi oggi non abbiamo motivi per dire che AstraZeneca non sia sicuro. Il problema è stata la comunicazione fatta e che dev'essere invece molto chiara". Ad evidenziarlo, ai microfoni di Radio Veronica One, il presidente dell'Ordine dei Medici di Torino, Guido Giustetto. "Far uscire un comunicato in cui si dice che vengono sospesi i vaccini a prescindere dal lotto - osserva - ha creato allarme, perché quello che si poteva capire è che poteva esserci un problema non legato al singolo lotto. Poi si è fatta marcia indietro, dicendo che si sospendeva solo quel lotto, però a quel punto si era già creata preoccupazione".

Un problema di comunicazione che secondo Giustetto riguarda questo vaccino fin dall'inizio. "Sempre sul versante comunicativo - precisa - AstraZeneca è già nato in maniera un po' infelice. E se le comunicazioni vengono fatte in maniera un po' contraddittoria e confusa - conclude - le persone si spaventano e rischiano di non accettare questo tipo di vaccinazione, avendo anche l'illusione di poter scegliere il vaccino, cosa che non è possibile".

Redazione

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