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Politica | 24 aprile 2021, 07:43

Revoca cittadinanza Mussolini, ad Asti si discute ancora. La minoranza: "La toppa è peggio del buco"

Sulla questione, sui social intervento polemico di Fiamma Tricolore Asti: "Hanno svenduto gli ideali della Destra per la poltrona"

Ad Asti si continua a discutere sulla cittadinanza onoraria a Mussolini

Foto di archivio

I gruppi di minoranza astigiani, Uniti si può, Ambiente Asti, Cambiamo Asti, Movimento 5 stelle, Partito Democratico, scendono nuovamente in campo sulla cittadinanza onoraria revocata a Mussolini (la stessa era stata attribuita nel 1924).

"Abbiamo pensato che qualcuno fosse rinsavito dopo le scene gravissime del consiglio comunale - scrivono -  invece, è proprio il caso di dirlo, il comunicato con cui Rasero cerca di mettere una toppa sulla vicenda è davvero peggio del buco. Non ci scandalizziamo più, ormai, per il fatto che Rasero ammetta che un provvedimento di revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini possa creare spaccature nella maggioranza".

"Non strumentalizziamo nulla, il nostro ordine del giorno non era stato calendarizzato"

La minoranza non ci sta a essere colpevolizzata di strumentalizzazione. Sei mesi fa aveva infatti presentato un ordine del giorno non calendarizzato. e l'assemblea dei capigruppo non era stata convocata.

"Non ci scandalizziamo nemmeno per il benaltrismo con cui Rasero liquida l’iniziativa come non importante, ci siamo abituati, anche se vengono fuori due grossi controsensi. Il primo è che, se non è importante, perché è corso a fare la delibera di giunta? E ancora, se togliere dall’albo dei nostri concittadini onorari il dittatore che ha mandato a morire milioni di italiani in guerra non èimportante, perché era così importante inserire nel medesimo albo il Milite Ignoto e qualche mese fa era altrettanto importante inserirvi Lilliana Segre?".

I consiglieri, rimarcano alcune affermazioni del sindaco Rasero
"La cosa realmente grave - scrivono - è quando ci tocca leggere che i consiglieri comunali dell’epoca 'in parte non avrebbero sostenuto spontaneamente l’assunzione di tale riconoscimento ed in parte, invece, lo hanno convintamente votato in un momento storico ben lontano dal 1938, anno in cui venneroadottate le leggi razziali'. E ancora:'Ricordo, infatti, come riconosciuto da molti storici, che nei primi anni del regime furono anche attuate importanti riforme e realizzate imponenti infrastrutture che favorirono lo sviluppo economico e sociale dell’epoca'".

Non dimentichiamo Matteotti o gli antifascisti astigiani

"In altre parole, Rasero afferma che la ragione della benemenrenza fu un po’ per imposizione dall’alto – tipico sistema utilizzato nei paesi che brillano per democrazia - un po’ perché prima del1938 Mussolini, avrebbe fatto anche cose buone tali da conquistargli il consenso dei consiglieri comunali di Asti dell’epoca".

L'esempio dei consiglieri va a Giacomo Matteotti, che giusto 15 giorni dopo la benemerenza assegnata al Duce, era stato ucciso per aver denunciato brogli durante le elezioni di qualche settimana prima, ai militanti dei vari partiti dell'epoca perseguitati o agli operai astigiani, che si sono visti incendiare la sede delle Camera del lavoro e della Mutua.

"Che vada a dirlo, ai 188 antifascisti astigiani schedati, ai 69 confinati, a quelli condannati dalTribunale Speciale per la Difesa dello Stato, a tutti i perseguitati, quelli costretti ad emigrare e talvolta uccisi. Il fascismo fu criminale dal primo giorno della sua fondazione.

"Traspare con evidenza - concludono - che Rasero non abbia capito il significato di una cittadinanza onoraria. Ed è imbarazzante sentirsi dire che non è una cosa importante, giocando come sempre al ribasso. Lo sappiamo benissimo che gli astigiani non mangiano pane e revoche delle cittadinanze onorarie, ma ricordiamoci che non mangiano nemmeno pane e comparsate del sindaco dovunque. Una cittadinanza onoraria serve ad indicare quali siano le figure di riferimento per una comunità. Non ci interessa perché e per come venne assegnata la cittadinanza onoraria aMussolini. Ci interessa che venga finalmente tolta, mettendo fine a questo teatrino che non facertamente onore ad una città di comprovata fede antifascista come la nostra".

Polemica, per motivi ben diversi, Fiamma Tricolore di Asti

Per motivi assolutamente diversi, anche Fiamma Tricolore di Asti polemizza con il sindaco, scrivendo sui social: "Il Comune di Asti revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini. La giunta, si è riunita al completo con la sola assenza del vice sindaco appartenente a Fratelli d'Italia. Gridiamo vergogna. Questi signori hanno fallito in tutto. Non hanno rispettato le promesse elettorali prendendo in giro i propri elettori. Non sono riusciti in nulla. Hanno svenduto gli ideali della Destra per la poltrona. Ora hanno dimostrato ulteriormente la loro pochezza politica. Con alcuni esponenti di questo partito abbiamo militato anni orsono e ci sorprende abbiano accettato questa decisione. Ma le urne li castigheranno".

Il Comune di Asti revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini. La giunta, si è riunita al completo con la sola assenza...

Pubblicato da Fiamma Tricolore Asti su Venerdì 23 aprile 2021

B.M.


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