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Scuola | 25 agosto 2021, 12:34

A Costigliole d’Asti gettate le basi per un progetto scolastico alternativo

Ovvero una scuola parentale, che prevede molte più attività all'aperto, per evitare l'ambiente scolastico venga vissuto "come un carcere"

Immagine dal web, non riferita allo specifico progetto

Immagine dal web, non riferita allo specifico progetto

Accomunati dal desiderio di offrire ai propri figli un’esperienza educativa differente da quella fornita dalla scuola tradizionale – da loro considerata, a maggior ragione dopo il forzato passaggio in DAD causa Covid, come ‘castrante’ delle propensioni degli allievi e comunque inadeguata alle esigenze dei giovane – nel pomeriggio di ieri un nutrito gruppo di genitori si sono dati appuntamento presso un area esterna attigua la Fattoria didattica “Le emozioni” di Costigliole d’Asti, per gettare le basi di un progetto di scuola parentale rivolta a bambini e ragazzi dalla scuola per l’infanzia alle medie e con la disponibilità ad eventuali aperture anche inerenti la fascia del Nido.

Modalità educativa in cui i genitori progettano, gestiscono e (sia pure non necessariamente e comunque in misura variabile) attuano l’istruzione dei propri figli al di fuori del contesto scolastico ordinario. Tipologia dalle radici antiche (basta pensare a Socrate e Platone) che, passando per studiosi e pedagogisti quali Montaigne e Rousseau, è giunta alla contemporaneità anche grazie alle esperienze attuate da grandi educatori del Novecento.

Previa richiesta agli organizzatori dell’incontro, vi abbiamo partecipato per ascoltare le richieste e le esigenze dei genitori presenti (istanze che, naturalmente, non riporteremo per ragioni di tutela della privacy) e rendicontare il progetto affinché ciascun lettore possa farsi, in piena autonomia, un’idea più chiara a riguardo.


EDUCAZIONE FUORI DALLE MURA SCOLASTICHE

Si guarda, come accennato, alle fasce d’età che vanno dalla scuola per l’infanzia alle medie, con l’obiettivo di formare per ciascuna fascia educativa gruppi di bambini e ragazzi con un rapporto insegnanti/allievi non superiore 1 a 6 per i più piccoli e non oltre 1 a 10 per gli allievi in età di scuola media. E considerando anche la possibilità di integrare qualche ora di ‘lezione’ da parte di eventuali genitori con particolari talenti (ad esempio il suonare uno strumento musicale o propensioni attoriali).

Poiché le linee ministeriali, che naturalmente si è tenuti a seguire, forniscono indicazioni senza però incasellare in schemi troppo rigidi, l’obiettivo dei promotori dell’iniziativa e attuare attività principalmente all’aperto, affinché bambini e ragazzi possano imparare osservando e facendo esperienze che, naturalmente, dovranno poi venire elaborate, con il supporto degli insegnanti, al fine di concretizzarne il senso. Naturalmente affiancando queste esperienze “sul campo” con momenti di didattica più canonica, da definire in percentuale sulle propensioni di ciascun bambino o bambina, in svolgimento nei locali della Fattoria didattica.

OBIETTIVO: FAR SVILUPPARE UNO SPIRITO CRITICO

Il tutto, spiegano i promotori dell’iniziativa, al fine di far sviluppare agli allievi “un sano spirito critico, anziché conformarsi a lezioni impostate” e uscire da una realtà scolastica che, riprendendo quanto affermato pubblicamente dalla sorella di una delle promotrici dell'iniziativa, rischia di “far vivere l’ambiente scolastico come un carcere” per via delle limitazioni che la scuola pubblica impone in ottica di contenimento Covid.

NESSUNA VERIFICA SANITARIA PER ACCEDERVI

Emergenza sanitaria di cui, inevitabilmente, non potrà non tenere debito conto anche questo progetto alternativo. Con la differenza che, rispetto alla scuola “tradizionale” per la quale si va verso l’obbligo di green pass per gli insegnanti, qui non verrà chiesta alcuna verifica. Né agli insegnanti e né ai genitori degli allievi. “Naturalmente chiederemo di non far venire bambini sfebbrati grazie alla Tachipirina o con altri sintomi influenzali – hanno specificato le promotrici – ma nessuno vi chiederà se siete vaccinati o se avete o meno il green pass”.


IL PROMOTORE DI "BIMBISVEGLI" TRA I POSSIBILI COLLABORATORI

Per quanto concerne gli aspetti più “pratici”, è previsto che l’orario sia 8-13 (con possibilità di estensione, in caso emergesse tale esigenza, fino alle 16) e opzioni alternative tra pranzo al sacco o pasti cucinati in Fattoria didattica.

Al momento non sono invece stati resi noti i nomi di maestri e professori che prenderanno parte al progetto (si tratterà, in ogni caso, di persone abilitate all’insegnamento), ma è trapelato che il medesimo si dovrebbe avvalere della collaborazione del maestro Giampiero Monaca, fautore della metodologia “Bimbisvegli” di cui abbiamo più volte parlato per via della contrapposizione con la dirigente scolastica del plesso di cui fa parte la scuola primaria di frazione Serravalle d’Asti.


UN ESAME DI IDONEITA' (IN SCUOLA PUBBLICA) PER APPRODARE ALL'ANNO SCOLASTICO SUCCESSIVO 

In ultimo, va ricordato che la norma vigente prevede che l’effettiva preparazione di bambini e ragazzi che partecipano a questa tipologia di progetto educativo venga vagliata mediante un esame di idoneità che si deve svolgere presso una scuola statale.

Per maggiori informazioni in merito al progetto, contattare il numero 342/0600715

Gabriele Massaro

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