Torna a far discutere la vicenda Rasero vs Claudio Lucia, presidente Ordine dei Medici.
Questa volta a scendere in campo è la minoranza compatta (con la solita esclusione di Angela Motta). Michele Anselmo Mauro Bosia Angela Quaglia Giorgio Spata Massimo Cerruti Davide Giargia Martina Veneto Mario Malandrone Luciano Sutera Maria Ferlisi Giuseppe Dolce con una nota tornano a rimarcare: "È un fatto veramente grave che il sindaco sbeffeggi il presidente dei medici. Una persona che per ruolo istituzionale, che opera da due anni nella pandemia e che ha il dovere di avvertirci sulla sicurezza non può essere ricacciata nell'angolo da un sindaco umorale".
"Da Eroi - scrivono ancora i consiglieri - alla risposta che cerca di metterli nell'angolo, ed è così che per consenso si comporta il sindaco di Asti. Ecco gli slanci d'umore a cui ci sta abituando il sindaco Rasero. Il sindaco, che è anche responsabile della salute pubblica, risponde all'ordine dei medici dicendo : 'Facciano il loro lavoro, io faccio il mio'.
È evidente che non contempla nel suo lavoro ascolto, umiltà e correttezza istituzionale.
Il tono è di chi da solo al comando della città decide chi merita o no il suo ascolto ed è così che purtroppo interpreta il suo ruolo il Sindaco attuale. Vorrebbe mettere all'angolo chi in materia di sanità è competente e giustamente ci mette in guardia rispetto alla sicurezza. Noi lo troviamo inaccettabile".
Con la nota i consiglieri tornano sulla "preoccupazione legittima del presidente dell'Ordine e la reazione piccata del sindaco".
"E così Rasero si erge a epidemiologo e ci rassicura che scelte amministrative e medicina in questo periodo hanno strade diverse - scrivono -. Il sindaco ci ha abituato a comportamenti sconnessi dalla realtà, incline ad accontentare la pancia dei cittadini e visto il consenso di commercianti e di visitatori, disposto a barattare la preoccupazione per la salute e l'ascolto dell'ordine dei medici, con il facile consenso".
Sul tavolo della minoranza tornano gli assembramenti durante finale degli Europei, del Giro d'Italia e altre occasioni in cui, scrivono "il facile consenso lo fanno virare su altri lidi, basta conquistare la maggioranza o quella che lui pensa sia la maggioranza degli astigiani".
"Per fare il sindaco - concludono - serve equilibrio, non questi scatti umorali, serve ascolto non il fastidio di sentirsi disturbato se i pareri autorevoli gli riservano critiche.
Al dottor Lucia tutta la nostra stima, il Comune non è rappresentato solo da un sindaco poco tollerante, ma da consiglieri attenti ai suoi suggerimenti e preoccupazioni. All'Ordine dei medici il nostro pieno ascolto e gratitudine, ci richiamano a scelte serie per il bene della collettività meritano ascolto e gratitudine".