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Attualità | 30 dicembre 2021, 13:00

Vacanze nell’Astigiano ancora ispirati da Enzo

Invito ad approfittare delle festività natalizie per girare l’Astigiano, a caccia di bellezza ed emozioni, ancora inseguendo le grandi foto di Enzo Isaia

Vacanze nell’Astigiano ancora ispirati da Enzo

Confidando di non essere il solo a trovare che sia il massimo girare tra borghi e colline dell’Astigiano, emozionandosi con la luce e i colori tipici dell’inverno, continuo a fornire qualche spunto. O meglio, continuo a ricevere e cogliere volentieri qualche spunto dalle immagini ad alto valore emozionale di Enzo Isaia, a sontuoso corredo dell’articolo.

Dopo le prime due occasioni d’estetica e piacere, suggerite qui giovedì scorso, con due gite imperdibili a Montechiaro d’Asti e Montegrosso d’Asti, oggi si esagera: tre. Tre posti bellissimi da godere con calma, da guardare con cura, ascoltare, annusare, toccare e perché no, anche gustare, che dalle nostre parti ovunque vai un ristoro eccezionale lo trovi. Questa volta, tra le diverse opzioni iconografiche e di gita, la scelta non è stata solo di Enzo, ma anche mia nel selezionarne tre su sei. Come dire che ne parliamo ancora giovedì prossimo.

E allora via, si parte dal Nord Astigiano dove, come ben saprete, i castelli si sprecano, quasi al pari di chiese e pievi romaniche. Tra i più imponenti e ben corservati, quello di Montemagno. Nacqui di sito irregolare e torto...Così è scritto nell'atrio d'ingresso del castello e se si guardasse il borgo dall'alto, ecco il profilo irregolare del colle su cui si erge attorno al suo maniero. Fortilizio dall'origine medioevale, ampliato dal XIV secolo fino al 1700, con la trasformazione in dimora di campagna. Sotto il castello, non perdetevi l’affascinante chiesa settecentesca dell'Assunta che guarda scenograficamente dall'alto il centro del paese e, poco fuori, i resti della chiesa romanica di San Vittore, risalente alla metà del XII secolo.

Spostiamoci poi a ponente fino a Villa San Secondo. Una delle più rappresentative e affascinanti villenove Astesane, sorta nel 1296 in seguito alla rivolta antisignorile di 113 famiglie. Il suo primo riconoscimento formale è in una convenzione stipulata nel 1304 con il Comune di Asti. Oggi l'accogliente borgo è da vivere nel suo caratteristico centro storico, disposto a spirale intorno all'elegante parrocchiale settecentesca dedicata ai santi Matteo e Secondo, assieme a tutto il semplice e bellissimo movimento naturale che lo circonda e abbraccia.

Per l’ultimo obiettivo e scatto di giornata ci spostiamo all’estremo sud provinciale, ad Olmo Gentile, per gli amici, Olmo. Con la sua settantina d’abitanti, è il comune più piccolo dell’Astigiano. Si dice che da Olmo si goda il miglior panorama, e allora inizierei proprio da quello: profili di colline che si susseguono infinite, fino alle Alpi, emozionante. E poi la grande mole dell'antico castello con la sua torre di vedetta. Imponente costruzione in pietra arenaria, risalente al XII secolo. Il borgo è tutto lì: la chiesa, il municipio, il castello, la torre. Romantico come pochi, semplicemente magnifico. Perfetto per farsi prendere dalla voglia di continuare.

Davide Palazzetti

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