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Attualità | 22 febbraio 2022, 07:20

Due anni di Covid, Cirio pensa al figlio e si commuove: “Ricordo la versione di latino sotto la porta” (VIDEO)

Il Governatore ha rivelato i momenti più toccanti, sia istituzionali che privati, di questi due anni di lotta al Covid e fissato gli obiettivi per il 2022: “Torniamo alla normalità, quella vera. Insieme”

Due anni di Covid, Cirio pensa al figlio e si commuove: “Ricordo la versione di latino sotto la porta” (VIDEO)

Occhi lucidi, un filo di commozione e due ricordi, uno personale e uno istituzionale. La versione di latino passata dal proprio figlio sotto la porta di casa, durante l’isolamento e i fiocchi bianchi dei guariti sull’albero allestito fuori dalle Ogr. A due anni dalla scoperta del primo caso di Covid in Italia, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha rivelato quelli che, per lui, sono due momenti indelebili, due ricordi in una lotta non ancora terminata e in corso: quella contro il Coronavirus.

Il ricordo di quella versione di latino del figlio

Sono tanti ricordi che mi accompagnano, anche complicati. Mi ricorderò sempre la versione di latino di mio figlio sotto la porta, è un elemento famigliare che ricordo: avevo il Covid, era il 6 marzo 2020 e dovevo correggergliela. Quello mi ha colpito tanto” ha rivelato il Governatore, con il tono rotto dalla commozione e gli occhi lucidi ripensando alla dolcezza e alla difficoltà di quel momento.

L'albero fuori dall'ospedale delle Ogr

Un altro ricordo indelebile per il presidente della Regione, l’albero fuori dall’ospedale delle Ogr: “C’erano i fiocchetti bianchi per ogni persona che guariva. Passavo di lì ogni giorno e vedevo che i fiocchetti aumentavano”.

Quell’esperienza - ha proseguito Cirio - ci è stata donata dai medici cubani, che avendo curato l’ebola in Africa, avevano imparato che fuori dagli ospedali bisogna mettere un albero per celebrare la vita di ogni persona che guariva. Questo fa capire che abbiamo bisogno di tutti, che il male non conosce confini e può colpire tutte le popolazioni” ha ricordato il Governatore.

Cirio: "Non vanifichiamo gli sforzi fatti"

Ed è proprio ripensando al passato che Cirio ha invitato i piemontesi a non vanificare gli sforzi profusi fino ad oggi, in questi due anni: “Sono soddisfatto di quello che siamo oggi, degli insegnamenti che il Covid ci ha dato: abbiamo la grande responsabilità di non vanificare questi sforzi”.

"2022 anno della ripresa vera e definitiva"

“Il 2022 deve essere l’anno della ripresa vera, di quella ripresa che non ti fa più fermare. Una ripresa emotiva” ha poi detto Cirio, riferendosi alle tante difficoltà psicologiche vissute dai piemontesi. “Dobbiamo poterci prendere per mano appena lo potremo fare, prendere per mano le menti di tanti di noi. Pensate ciascuno di voi come vive oggi la propria vita. Viviamo tante cose in modo diverso, il Covid ci ha segnato. Ecco perchè come Regione abbiamo investito per dare un sostegno psicologico a tutte le persone che hanno visto aumentare un senso di insicurezza”.

Sarà un anno del ripartire senza fermarsi, del mettere in pratica gli insegnamenti avuti. Voglio sia l’anno della gioia, della felicità e di chi crede nel futuro. Abbiamo la benzina del Pnrr per farlo, facciamolo insieme senza problemi, fazioni e colori. Insieme”, ha concluso Cirio.

Andrea Parisotto

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