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Attualità | 01 marzo 2022, 18:20

Il disagio giovanile al centro del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica

Il Comitato si è riunito questa mattina a Nizza Monferrato. Si è deciso di favorire incontri di formazione tra i diversi attori del sistema educativo

Il disagio giovanile al centro del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica

Nella mattinata di oggi nel Comune di Nizza Monferrato si è svolta una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Alfonso Terribile, alla quale hanno partecipato il sindaco, il Questore di Asti, il comandante provinciale dei carabinieri, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il comandante provinciale vigili del fuoco nonché il vicesindaco, il comandante della polizia municipale e della locale Stazione carabinieri.

Anche questo incontro con l’Amministrazione, come i precedenti svoltisi a Moncalvo e San Damiano, è stato l’occasione per un punto di situazione sugli elementi di rilievo a carattere territoriale dove, peraltro, non si registrano fenomeni criminali che destano particolare allarme sociale.
    
Durante il Comitato, il sindaco Simone Nosenzo ha illustrato le caratteristiche del territorio nel quale il recente incremento dell’attività turistica ha favorito un moderato ottimismo per le piccole imprese locali a vocazione vitivinicola e ricettiva.  

Nosenzo ha anche evidenziato come il tessuto sociale del Comune, pur avendo retto sotto il profilo economico alle conseguenze della pandemia, stia facendo fronte,  come altre realtà territoriali di analoghe dimensioni, ad alcune forme di disagio giovanile.

Questi fenomeni, legati a danneggiamenti, schiamazzi e gesti di inciviltà, destano preoccupazione e impongono una riflessione sull’individuazione delle più appropriate modalità di contenimento.

Per questo si è deciso di favorire incontri di formazione tra i diversi attori del sistema educativo, per responsabilizzare la componente familiare nonchè di informazione tra i giovani, per impostare percorsi di crescita e inclusività sociale anche attraverso attività improntate all’educazione permanente alla legalità.

Redazione

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