Asti ospita, anche oggi, il raduno nazionale dei familiari delle vittime della battaglia fra unità della Regia Marina e Britanniche, avvenuto la notte tra il 28 e il 29 marzo 1941 nelle acque prospicienti Capo Matapan (Grecia), nel quale persero la vita oltre 2.300 militari italiani.
Fra loro, tantissimi furono i dispersi, che mai poterono ritornare alle loro famiglie, le quali continuarono disperatamente ad aspettarli. Molti dei pochi superstiti finirono nei campi di concentramento alleati dove, con dignità, continuarono a essere “Marinai italiani”.
Pochissimi furono quelli che si salvarono, a prezzo di giorni d’indicibili sofferenze, su poche zattere che riuscirono a essere ammarate. In molti casi affidando a Dio le proprie sorti recitando, per loro e per i moribondi, la famosa “Preghiera del Marinaio”.
Il raduno astigiano è organizzato dalla “Associazione Nazionale Capo Matapan – Mare Nostrum”, che li raccoglie e onora, con la collaborazione delle locali Federazione del Nastro Azzurro e il Gruppo dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.
Dopo gli appuntamenti di ieri e la messa di questa mattina, alle 11 raduno fuori la chiesa della Torretta e inizio sfilata verso il monumento ”Asti ai caduti del mare”. Piazzetta Ns Signora di Lourdes, Via Carlo Graziani, Via Morando, Parco di Biberach, cerimonia con posa di corona d’alloro e poi sfilata fino a raggiungere il “Giardino del milite ignoto”, via Fantaguzzi, viale Partigiani.
Gli alpini di Asti, in attesa di festeggiare il loro centenario, con uno striscione, lungo la sfilata, danno il benvenuto ai partecipanti