I recenti articoli di stampa sottolineano la tempestiva attenzione delle Autorità preposte a tamponare le criticità del nostro ospedale denunciate dal personale sanitario e dalle organizzazioni sindacali di categoria.
Tuttavia il ripristino del presidio della Polizia di Stato, che già era esistente e poi sospeso in periodo di Covid, con l’assegnazione di un solo operatore al mattino dal lunedì al sabato, rimane solo un segnale di disponibilità del Questore di Asti.
Un'azione che non è sicuramente sufficiente a garantire un minimo di attività di prevenzione e di presidio dell’area ospedaliera. E questa scelta evidenzia la cronicità della carenza degli organici della Polizia di Stato, mai presa in seria considerazione da tutti i partiti politici nell’arco degli ultimi 30 anni nonostante le ripetute denunce dalle organizzazioni sindacali provinciali di categoria.
Ma questo deve essere stimolo per il futuro Sindaco affinché Asti, oltre che Comune, ritorni ad essere capoluogo di provincia chiedendo con vigore al Governo nazionale l’incremento degli organici della Polizia di Stato.
É interessante la richiesta del NurSind di potenziare il servizio svolto dalle guardie particolari giurate, all’interno della struttura ospedaliera nell’arco delle 24 ore, con un numero maggiore di operatori e di mettere in funzione il passo carraio e il “gabbiotto” situato all’ingresso delle corsie che portano al Pronto Soccorso.
Sarebbe auspicabile da parte della Dirigenza dell’Asl l’accoglimento delle legittime richieste del personale sanitario e dei sindacati per mettere al centro la persona, per un Città che si cura e più sicura!
Salvatore Faita