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Cultura e tempo libero | 02 giugno 2022, 11:40

Vacanze nell’Astigiano con Claudia e Vittoria

Invito a replicare l’esperienza nel tentativo di visitare tre posti iconici di Asti

Portico del Battistero di Asti

Portico del Battistero di Asti

Tra i posti bellissimi del capoluogo dell’Astigiano non mancherei mai di citare la Domus Romana, la Torre Troyana e il Battistero. Tre luoghi dal fascino unico che, dalla sottoscrizione da parte del Comune a fine 2018 di un comodato d’uso gratuito a favore di Asti Musei, non riescono proprio ad esprimere le loro potenzialità.

Claudia e Vittoria li hanno visitati per noi, per il piacere di vedere bellezza e per toccare con mano i livelli di servizio offerti dall’attuale gestore privato. Gli stessi, per capirci, che trova ogni visitatore e turista che pare non possa che uscirne con la stessa impressione delle due amiche: luoghi abbandonati o chiusi. Hanno riassunto le visite in tre video, assai esplicativi, facilmente visibili sui loro profili FB.

La visita a quell’unicità che è la Domus la hanno fatta lo scorso 11 maggio trovandola “scarsamente illuminata, abbandonata a se stessa e per nulla valorizzata,...priva di un presidio di controllo e vigilanza (lasciamo perdere un presidio culturale e formativo, quello sembra utopia ...).”

Il 17 è toccato alla Troyana, antico e importante simbolo di Asti, ribattezzata da Claudia e Vittoria la Torre fantasma: “non ci ha accolto nessuno e per quanto la vista sia spettacolare e tutta la salita estremamente suggestiva, la mancanza di personale all’interno della Torre è anche pericoloso, siccome il visitatore deve superare 199 gradini, che corrispondono a 44 metri di altezza, completamente in autonomia. Completamente assente la cartellonistica esplicativa...”

Gran finale, il 22, in San Pietro in Consavia. “Peccato che il Battistero sia chiuso per lavori di restauro e rifacimento da ottobre 2021 fino a data da destinarsi nel 2023.”. Aggiungo io, in restauro a spese nostre, grazie ai fondi FESR ancora di Brignolo, ma già inserito nel comodato d’uso gratuito di Asti Musei, a far data dalla sua redazione.

Infine mi è impossibile non condividere il sacrosanto pensiero conclusivo di Claudia e Vittoria: “i beni artistici comunali sono beni pubblici, e come tali devono essere godibili il più possibile da più persone possibili. Riprendiamoci le bellezze che ci spettano.”.

Davide Palazzetti

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