Per fornire un aiuto concreto in faccende come la consegna della spesa, la prenotazione di visite o il ritiro di farmaci, il pagamento delle bollette, il disbrigo di pratiche amministrative e altri piccoli grandi aiuti quotidiani per le persone sole o in difficoltà, nei piccoli comuni del nord ovest Astigiano è nata la figura dell’Aiutante di Comunità. Che va ad affiancarsi al servizio del Taxi Sociale inaugurato nel 2021. A portarli avanti entrambi è Nelson Omar Anzora, 30 anni, rifugiato fuggito da El Salvador dove era radiologo ma è stato perseguitato da un gruppo criminale, e ora qui si mette al servizio della comunità.
DI CHE COSA SI TRATTA
Si tratta del nuovo progetto – realizzati da PIAM onlus e gestito dalla Cooperativa Argo, tra i comuni di Monale, Cortandone, Castellero (Valtriversa), Settime, Chiusano (Val Rilate) – reso possibile dal contributo della Compagnia San Paolo attraverso il bando “Territori Inclusivi”.
La figura dell’Aiutante di Comunità serve da sostegno a chi, senza auto e magari reti familiari, soffre di isolamento: chi ha bisogno di un aiuto pratico nella vita quotidiana può insomma chiamare l’Aiutante di Comunità per il ritiro di ricette mediche, la consegna di farmaci, la prenotazione di esami e visite, il ritiro e la consegna di analisi cliniche, il ritiro e la consegna della spesa, il pagamento delle bollette, il ritiro di pacchi e corrispondenza, il ritiro di merce in lavanderia e sartoria, ma anche la piccola manutenzione del verde e della casa, il disbrigo di pratiche amministrative, servizi di cura della casa e della persona. L’Aiutante di Comunità è disponibile anche per altre richieste specifiche da valutare insieme.
UN CONTRIBUTO PER RENDERE SOSTENIBILE I SERVIZI
Il Taxi Sociale è prenotabile dalle 7 alle 14 e richiede un contributo di 5 euro a persona. Il servizio di Aiutante di Comunità richiede invece un contributo libero per ogni intervento, necessario ad alimentare il fondo per la gestione del servizio. Per informazioni e prenotazioni, il numero da comporre è il 345/2287993.
“UN NUOVO MODELLO DI WELFARE, NON FRAMMENTATO MA TRASVERSALE”
“È un servizio che va nella direzione di strutturare attività e servizi di welfare trasversale – spiega il fondatore di PIAM Alberto Mossino - in cui i servizi non sono più frammentati per tipo di utenza, ma si ottimizzano per rafforzare coesione e sviluppo locale. In quest'ottica la collaborazione fra enti pubblici e privato sociale è fondamentale, e l'accoglienza dei migranti diventa una risorsa per tutto il territorio”.
I benefici, spiegano i sindaci del territorio, sono molteplici. “Più servizi significa anche più integrazione – dice il primo cittadino di Chiusano Luigi Bosco – In quanto è un valore che accomuna tutti, le persone del territorio e le persone che sono state obbligate a lasciare le proprie terre, i propri affetti per cercare luoghi sicuri. Sono iniziative importanti per una valorizzazione globale di tutti coloro che vivono il nostro territorio”.
Poi c’è il tema dei tagli e della carenza di servizi di cui soffrono i piccoli comuni. “Abbiamo bisogno di servizi come questo che tengano in contatto i nostri paesi con Asti – spiega il sindaco di Castellero Roberto Campia – Penso ad esempio alla mancanza di trasporti: finché le scuole sono aperte abbiamo due autobus che passano la mattina e il pomeriggio, dalla fine dell’anno scolastico solo uno. Questo progetto è utile ad esempio per chi deve andare ad Asti per visite mediche, o per chi deve pagare una bolletta e non è pratico con i nuovi sistemi informatici”.
Ma anche, dice da Settime il primo cittadino Pierluigi Musso, “utile per noi per raggiungere il distretto di Montechiaro. Soprattutto per gli anziani soli o con familiari che lavorano e non possono accompagnarli”.
“I nostri piccoli comuni hanno bisogno di essere supportati – concorda il sindaco di Cortandone Claudio Stroppiana – Fosse anche soltanto per accompagnare in farmacia chi non ha l’auto, è un ottimo aiuto”. Così come “in casi come quello che mi è capitato di recente, di una persona con difficoltà di movimento che ha bisogno di supporto per alzarsi dal letto – aggiunge il sindaco di Monale Sergio Magnetti – L’obiettivo ora è far sì che le persone sappiano di questi servizi e ne possano usufruire, per questo stiamo divulgando la notizia”.
“E’ un lavoro che mi rende felice – conclude Nelson, che guida i servizi – Aiuto le persone e nello stesso tempo ho la possibilità di integrarmi nella società”.