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Attualità | 20 agosto 2022, 10:00

Viviamo in un posto bellissimo nuovamente in saldo

Puntata dedicata alle scelte regionali per supportare la crescita dei flussi turistici. Scelte ricche di voucher, ma assenti di comunicazione

In Piemonte ritornano i voucher vacanza

In Piemonte ritornano i voucher vacanza

Il Piemonte è bellissimo. Poche regioni italiane possono contare sulla sua varietà e ricchezza. In Regione, invece di raccontarle, continuano a preferire la via dei saldi.

E' appena terminata la promozione voucher vacanza 3x1, che ecco arrivare, dal 5 settembre, il 4x2: per chi acquista 4 notti due saranno gratuite, una omaggiata dalla struttura ricettiva e l’altra dalla Regione. Lo scorso anno sono stati acquistati 55.000 voucher, per un totale di 300.000 pernottamenti. Tanti, non si sapesse che nel 2021 le presenze/notti in Regione siano state 9.872.294, assai lontane dai quasi 15 milioni del 2019. Niente, considerato il delta negativo da oltre 5 milioni.

Eppure si buttano sul piatto, solo per l’anno in corso, altri 1,2 milioni che capisco facciano comodo ai consorzi turistici gestori dei voucher vacanza, ma non sono certo utili a far crescere come si dovrebbe i nostri flussi turistici.

Le conseguenze si toccano da un po’ anche nell’Astigiano e in particolare ad Asti. Non a caso l’edizione locale di un quotidiano nazionale ha dedicato mercoledì scorso un lungo articolo sul deserto ferragostano in città. Articolo tristemente reale, corretto, tanto da innervosire.

Spero di non essere il solo consapevole e certo che i flussi turistici si creino e sviluppino in ben altro modo. I saldi non bastano a supportare uno dei pochi settori dove la domanda crea l'offerta, dove nessun hotel, ristorante o bar chiude se ha prenotazioni, presenze, coperti e clienti. E allora, invece di preoccuparci del tutto chiuso, preoccupiamoci del perché e del come evitarlo.

I turisti non arrivano in un posto per grazia ricevuta, bisogna avere strategie, comunicazione e investimenti consoni che tengano conto della tanta concorrenza sparsa in tutta Italia. E' indubbio che quanto sopra sia delega di addetti ai lavori e politica, che non sempre ci azzeccano.

Asti e provincia hanno già un problemino non da poco come la centralizzazione ad Alba delle attività di destination marketing, con la conseguente dimenticanza sistematica nel definire correttamente il nostro territorio, senza parlare poi del valorizzarne l’offerta distintiva. Si ci mette anche la Regione e siamo fritti. E i risultati si toccano, i risultati si leggono.

Davide Palazzetti

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