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Economia e lavoro | 06 agosto 2025, 14:45

Asti si prepara al Festival delle Sagre: mercato sospeso per fare spazio alla tradizione. Le proteste del Goia: "Chi dice sempre 'no' non siamo noi"

Campo del Palio si trasforma per accogliere la 51esima edizione della storica manifestazione del 13-14 settembre. 28 le pro loco partecipanti

Festival delle Sagre (MerfePhoto)

Festival delle Sagre (MerfePhoto)

Il sindaco di Asti, Maurizio Rasero con un'ordinanza firmata oggi, 6 agosto, ha disposto provvedimenti speciali per il mercato unificato di piazza Campo del Palio in occasione della cinquantunesima edizione del Festival delle Sagre. L’evento, di grande rilievo storico e turistico, si svolgerà nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 settembre, con la tradizionale sfilata in programma domenica 14 settembre per le vie centrali della città.

Saranno 28 le Pro loco partecipanti, numero che non riesce a raggiungere i fasti pre  Covid, quando le pro loco superavano le 40 adesioni

Per consentire l’allestimento e lo svolgimento ottimale della manifestazione, l’ordinanza prevede che il mercato unificato sarà sospeso per tutti i settori sabato 13 settembre. La giornata di attività verrà recuperata secondo modalità che saranno definite successivamente.
Eventuali modifiche e spostamenti temporanei riguardanti il mercatino rionale, interessato dagli allestimenti del Festival, verranno valutati e disposti dal personale della Polizia Municipale.

Non si è fatta attendere la risposta degli ambulanti del Goia: "Un’altra giornata persa, replicano, un altro passo verso il declino di uno dei settori storicamente più vitali per l’economia cittadina: il commercio ambulante. L’attuale amministrazione comunale dimostra, ancora una volta, di non voler ascoltare davvero la voce degli ambulanti, preferendo dare retta a pochi soggetti – spesso scollegati dalla realtà del settore – che si fanno forza in consultiva con sigle e rappresentanze che nulla hanno a che vedere con il nostro lavoro.

Glia ambulanti continuano: "Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: ogni settimana un nuovo banco che chiude, ogni giorno una famiglia che perde il proprio sostentamento. E quando si prova a far presente questa situazione, la risposta è sempre la stessa: 'Non rompere'. È davvero questa l’idea di dialogo e confronto che dovrebbe guidare chi amministra la cosa pubblica? Nel frattempo, assistiamo allo smantellamento progressivo di una delle economie più importanti di Asti. Un settore che ha dato lavoro, dignità e servizi a migliaia di persone viene ora trattato con sufficienza, deriso pubblicamente – perfino con trovate discutibili come tovagliette da bar – mentre si afferma ipocritamente che 'il mercato conta'. Se contasse davvero, non sarebbe stato ridotto in questo stato. La verità è sotto gli occhi di tutti: chi sta dicendo sempre 'no' non siamo noi. È l’amministrazione che, con ostinazione e arroganza, rifiuta qualsiasi confronto serio e costruttivo. È una vergogna. E la città lo sa".
 

Betty Martinelli

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