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Attualità | 13 novembre 2022, 12:03

Inclusione e autismo al centro della tavola rotonda organizzata da Aimc Asti

Un interessante evento dedicato a insegnanti, educatori e operatori dell’Asl

Inclusione e autismo al centro della tavola rotonda organizzata da Aimc Asti

Inclusione e autismo al centro della tavola rotonda organizzata da Aimc Asti

Ieri, sabato 12 novembre, si è svolto il convegno: “Inclusione e autismo” che l’Aimc di Asti, in collaborazione con l’Anffas, ha voluto offrire gratuitamente ad insegnanti, educatori ed operatori dell’Asl. 

In apertura Elena Salvadore dell’Anffas e Tiziana Mo dell’Aimc hanno voluto ricordare che il convegno è stato dedicato alla memoria di Lucio Moderato, che per molti anni ha offerto la sua preziosa collaborazione come esperto sull’autismo. Al saluto delle autorità, in rappresentanza dell’Asl di Asti, del Comune e dell’Ufficio Scolastico Provinciale, è seguito l’intervento del dott. Giuseppe Maurizio Arduino, psicologo  Dirigente presso l’ASL CN1 e responsabile  del Centro Autismo e Sindrome di Asperger ASL di Mondovì. 

Il titolo del contributo del dott. Arduino è stato: "Il bambino con autismo a scuola: collaborazione scuola-famiglia-servizi e ruolo dei compagni". 

Dalle sue parole è emersa da subito l’importanza di creare una collaborazione stretta tra tutti coloro che contribuiscono alla crescita del bambino: la famiglia, gli operatori dei servizi e gli insegnanti. Ha sottolineato la centralità dell’intervento educativo coordinato tra scuola, famiglia e servizi. Nell’autismo “trattamento” significa educazione: educare a vivere nel mondo degli altri, educare alle abilità necessarie per adattarsi produttivamente a questo mondo, educare a ridurre comportamenti di disturbo o che causano difficoltà, educare alle abilità di base per raggiungere o avvicinarsi all’autonomia. 

Il dott. Arduino ha illustrato le fasi del Percorso Autismo della Regione Piemonte, partendo dall’individuazione precoce, attraverso il passaggio da un trattamento di tipo sanitario ad uno integrato  che comprende anche le attività educative effettuate dei genitori, dagli insegnanti e dagli operatori socio-sanitari, opportunamente formati e supervisionati. La formazione degli insegnanti deve essere garantita dal sistema scolastico e gli insegnanti devono poter fare riferimento agli Sportelli Autismo del proprio territorio istituiti dal MIUR. 

E’ seguito poi l’intervento di Oscar Pastrone, tecnico informatico e Presidente dell’Associazione OpenLab Asti che ha illustrato l’uso della SIMCAA come  strumento efficace rivolto a scuola-famiglia-servizi-compagni per comunicare con la CAA. 

Ha spiegato come è stata utilizzata la piattaforma web spagnola ARASAAC che consente di scrivere testi e tabelle in simboli. 

L’accesso è gratuito per il principio per cui ogni persona , indipendentemente dal grado di disabilità, ha il diritto fondamentale di influenzare, mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita, come pronuncia la “Carta dei Diritti alla Comunicazione”. 

I materiali prodotti sono liberi da copyright, con l’unico vincolo che non possono essere utilizzati per uso commerciale. La  SIMCAA offre anche una opportunità di interazione tra clinici, docenti, famiglie ed operatori e costituisce un paradigma tecnologico in grado di superare le barriere fisiche, geografiche e temporali, veicolando, nel contempo, pratiche inclusive. 

A dimostrazione dell’efficacia di questo strumento sono state presentate alcune esperienze svolte in ordini di scuola diversi: dall’infanzia alle scuole secondarie. 

Sara Andreotti, insegnante in un Istituto Tecnico di Ferrara, ha illustrato l’uso della CAA con i suoi studenti per creare una guida al patrimonio della loro città. 

Paola Viotti, docente del Liceo Avogadro di Biella ha spiegato il progetto condiviso di supporto alla didattica, che includeva anche uno studente con bisogni educativi complessi. Si è trattato di un progetto di simbolizzazione che ha visto la traduzione di testi letterari e poetici in CAA, svolto in un’ottica pluridisciplinare. 

Infine Tiziana Mo e Federica Pecetto, insegnanti rispettivamente di scuola dell’infanzia e primaria, hanno raccontato e documentato il percorso di progressiva autonomia di un loro alunno che, attraverso l’utilizzo della CAA è riuscito a dare voce alle proprie emozioni. 

E sono davvero state molte le emozioni suscitate da questi racconti: ciascuno dei presenti, ed erano davvero tanti, è uscito arricchito dalla presentazione di innumerevoli  suggestioni e strumenti di lavoro che si sono dimostrati efficaci.

comunicato stampa

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