La mattina del 2 febbraio, dalle 9.30, il Teatro Balbo di Canelli ospiterà un convegno dedicato alla ricerca sulla gestione agronomica del vitigno moscato bianco, simbolo, storia e risorsa di un grande territorio tra Astigiano, Alessandrino e Cuneese. L'evento è organizzato dal Consorzio dell'Asti Spumante e del Moscato d'Asti in collaborazione con i ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna di Studi Universitari di Pisa.
Tra i relatori figurano il professor Pietro Tonutti, della Scuola Superiore Sant'Anna di Studi Universitari, che analizzerà i fattori che regolano la produzione degli aromi nell'uva; Guido Bezzo, responsabile del laboratorio del Consorzio, esperto nel campo vitivinicolo, che parlerà dell'andamento della maturazione delle uve moscato bianco nelle ultime venti vendemmie; l'agronomo Daniele Eberle, consulente del Consorzio, che discuterà degli effetti del cambiamento climatico e di come mitigarne i rischi; e i ricercatori della Sant'Anna, Eleonora Littarru e Stefano Brizzolara, che presenteranno i risultati delle sperimentazioni in vigna effettuate negli ultimi tre anni. L'incontro sarà moderato dal giornalista Filippo Larganà.
Durante la mattinata, verranno discussi temi come i sensori e la luce, le buone tecniche di analisi genetica e il cambiamento climatico e le azioni da intraprendere per evitare danni.
Il merito al convegno, il Consorzio sottolinea come la ricerca sull'influenza ambientale ed agronomica sui meccanismi di sintesi dell'uva moscato bianco abbia permesso di acquisire nuove informazioni sulle modalità di conduzione del vigneto per limitare gli effetti legati al cambiamento climatico.