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Cultura e tempo libero | 05 febbraio 2023, 17:22

Il Comune di Nizza Monferrato ricorda il vigile Giuseppe Pesce: un inno alla pace per ricordare i massacri delle Foibe

Appuntamento il 10 febbraio alle 15 per la deposizione targa nella sede dei vigili urbani. Pesce fu ucciso nel 1943, in Istria, dai partigiani jugoslavi

Giuseppe Pesce

Giuseppe Pesce

Il sindaco del comune di Nizza Monferrato Simone Nosenzo dà appuntamento il 10 febbraio alle 15 per celebrare la targa, che verrà messa nella sede dei vigili urbani, in memoria di Giuseppe Pesce, vigile urbano nicese infoibato il 4 Dicembre 1943.

L'assessore alla Cultura Ausilia Quaglia ricorda: "Il 30 marzo 2004 è stato istituito il giorno del Ricordo per non dimenticare i massacri delle foibe, iniziati il 4 marzo 1943, quando si sfaldò l'esercito italiano e l'amministrazione venne presa in carico dai partigiani jugoslavi nel territorio istriano. Le foibe sono depressioni nel terreno, ce ne sono 1700 circa. È un discorso delicato. Solo alcuni furono gettati nelle foibe, alcuni persero la vita nei campi di concentramento. È un stato un periodo duro e vergognoso. Ci sono finiti fascisti, per ovvi motivi politici. Ma vi finirono anche gente innocente, con l'unica colpa di essere italiani, civili e funzionari. Venivano legati con un filo di ferro, creando una fila di 30 persone, solitamente per risparmiare proiettili si uccideva il capo fila che cadendo trascinava giù tutti quelli dietro, molti morivano sul colpo per la caduta, gli altri di fame dopo giorni. Il fenomeno è ampio ma con numeri discordanti. Alcuni dicono 600/700 vittime altri dicono 20mila. Sappiamo che le foibe finirono coi trattati di Parigi del '47".

Il Comune di Nizza, proprio il 10 febbraio vorrà ricordare questi momenti per "invogliarci alla pace, continua Quaglia, alla non-violenza ricordando un nostro nicese, Giuseppe Pesce. Nato l'11 maggio nel 1898 a Nizza Monferrato, divenne vigile urbano, per poi essere trasferito in Istria. Morì il 4 dicembre 1943. Ha ricevuto la menzione dall'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 29 Aprile 2006. Su Giuseppe Pesce purtroppo non sappiamo tanto altro”.

Per molto tempo il fenomeno delle Foibe  fu ignorato, perché figlio di un periodo buio per l'Italia e per gli italiani: il fascismo. Nomi su nomi furono gettati nell'oblio del dimenticatoio senza mai più esser ripescati.

NeBa

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