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Politica | 15 marzo 2023, 17:40

Una gita in bici rischia di sfociare in incidente per il cantiere alla pista ciclopedonale sul Tanaro

Il consigliere pentastellato Cerruti sostiene che non ci fosse regolare recinzione e presenta un'interpellanza

I lavori al depuratore di Asti

Una passeggiata in bicicletta, ha rischiato di sfociare in un incidente, causa una mancata segnalazione nella stradina ciclopedonale verso l'argine del Tanaro in corrispondenza del depuratore a San Fedele.

È quanto capitato al consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, il capogruppo Massimo Cerruti che sabato scorso, complice la bella giornata di sole, ha "inforcato" la bicicletta con i figli verso San Fedele, appunto.

"Per puro caso non è successa una tragedia in quanto, nonostante vi fosse un importante cantiere di Asp ancora aperto coinvolgente anche suolo comunale, l’ingresso tramite la stradina non era inibito da regolare recinzione", spiega il consigliere che sostiene che tutto faceva pensare che il transito potesse essere assolutamente regolare. 

"In realtà invece di lì a pochi metri  - rimarca - la stradina si interrompeva improvvisamente senza ulteriori segnalazioni o barriere con un pauroso strapiombo verticale di parecchi metri e solo un miracolo ha voluto che ci si fermasse appena in tempo".

Si tratta di lavori ancora lunghi al depuratore e la zona, anche se parzialmente interdetta è frequentata quotidianamente da molte persone

"Ho letto da organi di stampa datati 24 giugno 2022 che venne chiuso il tratto pedonale che costeggia il depuratore sito in Villaggio San Fedele, al termine di strada Quaglie, parallelamente al corso del Tanaro per consentire lo svolgimento delle attività propedeutiche ai lavori presso l’impianto gestito da Asp e questi interventi prevedevano la realizzazione di una stazione di pompaggio sullo scarico in Tanaro del depuratore tali da consentire il recapito delle acque al di sopra della quota dell’argine e nel periodo estivo scorso, approfittando dei bassi livelli di fiume erano previste operazioni di scavo per la creazione di un canale interrato profondo tale da migliorare la tenuta degli argini", specifica Cerruti che ha presentato un'interpellanza in merito.

Secondo quanto verificato sabato scorso, "gli scavi profondi riferiti all’estate passata erano ancora tutti in essere e cosa inaccettabile il cantiere non era per nulla sbarrato comportando un rischio enorme per l’incolumità delle persone".

Nell'interpellanza in pentastellato chiede per quale ragione il cantiere era aperto all’accesso pedonale e ciclabile in una zona così tanto trafficata dai cittadini astigiani e perché la recinzione di un cantiere così importante "importi da milioni di euro di cui 70.000 euro solamente per oneri di sicurezza", sarebbe dovuta essere costituita da una semplice e leggera rete rossa di plastica e non da apprestamenti più stabili e sicuri come staccionate o simili.

Al fondo dell'articolo l'interpellanza integrale.

Files:
 Interrogazione argine (10.4 MB)

Betty Martinelli


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