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Attualità | 03 aprile 2023, 14:10

Asti-Cuneo, Salvini porta in dote il via libera all’ultimo lotto. "Ci rivedremo qui tra quindici mesi" [FOTOGALLERY E VIDEO]

Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti al casello di Alba Ovest per l’apertura del collegamento dell’A33 con la tangenziale di Alba

Ph Barbara Guazzone

Ph Barbara Guazzone

Era atteso per oggi e puntualmente è arrivato il parere col quale il Ministero della Cultura ha dato il proprio benestare alla valutazione di impatto ambientale sull’ultimo tratto ancora mancante all’autostrada Asti-Cuneo.


A darne notizia, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini durante l’incontro tenuto pochi minuti fa al casello Alba Ovest dell’A33, che da oggi sarà aperto al traffico collegando la tangenziale di Alba alla zona ai piedi dell’ospedale di Verduno.   



"Sull’Asti-Cuneo mi denunceranno per molestie telefoniche", ha scherzato il vicepremier di fronte alla nutrita platea di autorità, sindaci intervenuti all’interno del tendone allestito al nuovo casello insieme ai vertici della società concessionaria, ripercorrendo gli ultimi mesi di attività istituzionale messa in campo per fare sì che i cantieri non si fermassero, dopo l’ultimazione del tronco aperto questa mattina. "Ma oggi posso portare in dote le 38 pagine con le quali il Ministero dei Beni culturali ha concesso il proprio via libera al progetto per il completamento dell’ultimo tronco".



Nel documento, ha informato, "trentuno prescrizioni paesaggistiche o faunistiche" formulate dal dicastero guidato dal collega Gennaro Sangiuliano. "Richieste che però non ci spaventano – ha aggiunto – e che ci consentono di dire che siamo quasi all’arrivo di quest’opera. Oggi è una bellissima giornata non solo per le popolazioni di queste due province. Questa è l’Italia dei sì, quella che mi piace. Dall’altra parte ci sono i sostenitori dei perenni 'no'".


[Il senatore Bergesio e il consigliere regionale Demarchi. Ph. Guazzone]

L’esponente del Governo Meloni ha quindi messo l’accento sull’importanza del nuovo Codice dei contratti, che "permetterà di avere appalti più semplici e rispetto al quale chi mi attacca parlando di favori alla criminalità o non è informato, o è in malafede".


[Il sindaco albese Carlo Bo e alla sua sinistra il presidente Crt Giovanni Quaglia]

"Conto sulla vostra perseveranza, ci rivediamo qui tra quindici mesi a inaugurare il lotto completo", si è quindi congedato prima di spostarsi ad Alba per l’inaugurazione della nuova sede della Lega, dopodiché la giornata in Granda dell’esponente leghista proseguirà a Savigliano, dove incontrerà vertici e lavoratori della Granda.

[A sinistra l'assessore regionale Luigi Genesio Icardi. Ph. Guazzone]

ASTM: "COMPLETAMENTO ENTRO IL 2024"

L’incontro era stato aperto dagli interventi dei vertici della concessionaria, con l’amministratore delegato del Gruppo Astm, Umberto Tosoni: "Questo è un progetto stabile e realizzabile, completabile in tempo ristretti. Siamo un Gruppo che vuole investire nel Paese, la Asti-Cuneo ci permette di completare la nostra visione di autostrada del futuro e porta avanti l'obiettivo di rivoluzionare la rete autostradale italiana. Senza il completamento di questa parte, la nostra visione di futuro non avrebbe potuto concretizzarsi. Il secondo lotto è ormai pronto, mancano poche autorizzazioni, il cantiere può essere completato entro il 2024. Il Gruppo Astm ha tutto l'interesse di portare avanti investimenti in questo senso, già oggi investiamo oltre 1 miliardo di capex per migliorare la nostra rete stradale. Oggi è un momento di festa, dobbiamo celebrare il lavoro fatto e allo stesso tempo guardare al futuro".

BO: "ORA FINE ENTRO PROSSIMO ANNO"

"Oggi rendiamo fruibile il tratto B del lotto II.6 – ha poi detto il sindaco di Alba Carlo Bo –, auspichiamo veramente di cuore che nel giro di poco tempo si possa concludere quest’opera che, mi permetto di dire, è la nostra Salerno Reggio Calabria. Auspichiamo che entro il prossimo anno si possa veramente inaugurare un’opera che i nostri cittadini hanno atteso per trent’anni".

ROBALDO: "LE ALTRE OPERE CHE LA GRANDA ATTENDE"

"Come Provincia di Cuneo abbiamo dato un contributo importante affinché quest’opera venisse conclusa", ha proseguito il presidente provinciale Luca Robaldo, ricordando i fronti sui quali – dal Colle di Tenda alla circonvallazione di Demonte, dalle opere della Statale 28 al terzo lotto "della mia tangenziale di Mondovì" – la Granda attende analogo impegno da parte del Governo. Robaldo ha quindi messo l’accento su quelle "opere complementari senza le quali la definitiva realizzazione della Asti-Cuneo resterebbe monca, privando questo territorio di infrastrutture strategiche e di raccordo fra la viabilità autostradale e quella provinciale”.

CIRIO: "DA QUI ANDIAMO AVANTI"

Analogo appello è quindi arrivato dal collega astigiano Maurizio Rasero, mentre il governatore Cirio ha rimarcato: "Questa non è un’inaugurazione. Non si può inaugurare un’opera che l’Italia aspetta da trent’anni. Quando abbiamo avuto l’onore di essere chiamati alla guida di questa Regione abbiamo trovato un Piemonte che nelle infrastrutture pagava una situazione di profonda difficoltà. A Torino sono scese in piazza 50mila persone per chiedere di fare la Tav. L’At-Cn era ferma, la Pedemontana era ferma, l’ospedale di Verduno era fermo. Oggi apriamo il penultimo tratto dell’Asti-Cuneo, un’opera opera complicata dall’origine, con la scelta della famosa 'zeta rovesciata'. Complicata poi nei suoi finanziamenti. Ricordo la manifestazione di Baraccone di Castagnito nel 1995, coi trattori in strada per protesta. Per anni abbiamo avuto un pezzo scollegato dal percorso principale. Ma se ci mettiamo a discutere tutto adesso non la vediamo mai più. Nell’ottica di un processo complicato abbiamo scelto il cross financing, per finanziarla. Siamo dovuti andare a Bruxelles, per spiegare questa scelta. Abbiamo poi trovato i soldi, siamo arrivati e abbiamo trovato la necessità di decidere sui percorsi. Abbiamo avuto l’esigenza che questo cantiere non si sospendesse. Un mese fa nella complicazione del nostro Paese un altro campanello d’allarme con le criticità sollevate dal Ministero della Cultura. Per questo Matteo io ti ringrazio, in meno di 24 ore abbiamo incontrato il ministro della Cultura, un altro momento nodale, per venti giorni si è lavorato per trovare quel punto di equilibrio che era necessario. Gli albesi avevano il problema dell’ospedale, e lo abbiamo aperto, avevano quello dell’Asti-Cuneo e noi ora la apriamo. Avevano problema del collegamento ferroviario per Asti e in autunno lo apriremo, dopo dodici anni che era fermo".

"Il moncone di Cherasco – ha concluso – è un’offesa agli imprenditori e alle aziende che in questo territorio pagano le tasse. Oggi andiamo via da questa autostrada con la certezza che da qui andiamo avanti". 

[Cirio a colloquio con l'ad di Astm Tosoni. Ph. Guazzone]

 

 



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L’esponente del Governo Meloni ha quindi messo l’accento sull’importanza del nuovo codice dei contratti, che "permetterà di avere appalti più semplici e rispetto al quale chi mi attacca parlando di favori alla criminalità o non è informato, o è in malafede".

"Conto sulla vostra perseveranza, ci rivediamo qui tra quindici mesi a inaugurare il lotto completo", si è quindi congedato prima di spostarsi ad Alba per l’inaugurazione della nuova sede della Lega, dopodiché la giornata in Granda dell’esponente leghista proseguirà a Savigliano, dove incontrerà vertici e lavoratori della Granda.

IN VOLO SULL'ASTI-CUNEO [VIDEO]

 

 

Ezio Massucco


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