Non stentiamo a credere che le parole del Preside del Penna siano cariche di amarezza. Per Asti, perdere una tale occasione potrebbe rivelarsi un boomerang non sono occupazionale ma anche sociale. Siamo di fronte all’ennesimo “regalo” ai privati e ad altre logiche, in perfetta linea con quanto accade a tutti i livelli di governo a trazione centro-destra.
Ci teniamo a sottolineare che non esistono vizi procedurali, non ci sono sovrapposizioni di corsi, in buona sostanza non sono in essere condizioni tali da far pervenire ripensamenti sul progetto e sulla possibilità di sviluppare il percorso professionale proposto dall’istituto. Non solo, apprendiamo dalla lettera colma di rammarico del Preside, che molte erano le iniziative pensate dalla scuola per venire incontro alle esigenze degli alunni e delle famiglie, come ad esempio il trasporto per inviare gli allievi della classe di Asti presso la cucina di San Damiano per procedere ai lavori di ristrutturazione necessari, oppure l’acquisto autonomo di dotazioni e arredi per l'implementazione delle cucine.
Tutto rimasto inascoltato.
Si tolgono preziose opportunità di crescita e si dirottano, nuovamente, lontano dalla nostra città tanti giovani che potrebbero trovare occupazione grazie ad una formazione specifica e, magari, in futuro aprire nuove attività. Di posto ce ne sarebbe, visto che dopo questi oltre 6 anni di mandato Asti si sta svuotando, i negozi chiudono, ma continuano a dirci che tutto va bene.
Per concludere: si perdono risorse importanti del PNRR, tangenziale sì o tangenziale no non lo abbiamo ancora capito, si “privatizza” di fatto Piazza Campo del Palio e tutte le zone limitrofe, i mercatari ancora oggi non sanno nulla sul loro futuro, e tanto altro ancora che decidiamo di non riportare per clemenza verso questa amministrazione. L'unica cosa certa é che, come per i cinque anni precedenti, continuiamo a navigare a vista.
Massimo Cerruti
Capogruppo Movimento 5 Stelle Asti