Paolo Crivelli e Valter Saracco, appartenenti al Movimento Civico Prendiamoci Cura di Asti, attaccano la giunta Rasero a proposito di un ordine del giorno sul confiltto in in Ucraina che è stato dimenticato: "La guerra è la madre di tutti i crimini, cancella la vita, distrugge tutto quello che intere generazioni hanno costruito, devasta ciò che la natura ha generato".
"Abbiamo presentato a febbraio un odg alla amministrazione comunale affinché anche Asti come già faceva alcuni anni fa si impegnasse concretamente a promuovere sul territorio una cultura di pace e riprendesse ad aderire al Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace ed i diritti umani, cui ad oggi in Italia aderiscono numerosissimi piccoli e grandi comuni, solo in Piemonte più di ottanta", proseguono i due esponenti della minoranza.
"La Marcia per la pace Perugia-Assisi quest'anno si svolgerà il 21 maggio e avrà come tema “Per la pace, con la cura. Costruiamo assieme un mondo più umano”. Sarà dedicata in particolare ai giovani alla loro formazione e al loro protagonismo costruendo competenze, fiducia e speranza in un mondo in rapido cambiamento. Insieme con le scuole si vuole offrire loro la possibilità di fare un originale esercizio collettivo di educazione civica e di essere protagonisti di una significativa iniziativa di pace contro la paura, il fatalismo e la rassegnazione che si vanno diffondendo.
La Marcia della Pace rilancia, inoltre, la richiesta di Papa Francesco alla “buona politica” di fare tutto ciò che è in suo potere per ottenere l’immediato cessate-il-fuoco. Papa Francesco è sempre stato vicino a questa iniziativa, rivolgendole sempre un messaggio e, come lo scorso anno da Piazza San Pietro, un ringraziamento: “Saluto e ringrazio i partecipanti alla marcia straordinaria Perugia Assisi per la pace e la fraternità che si svolge oggi, come pure quanti vi hanno aderito dando vita ad analoghe manifestazioni in altre città d’Italia”.
Asti ha dato recentemente la cittadinanza onoraria al Santo Padre per il suo instancabile sforzo come operatore di pace, almeno per coerenza l’amministrazione avrebbe potuto non rimanere indifferente ma discutere l’odg presentato a febbraio ed aderire al Coordinamento delle città per la Pace", hanno concluso Crivelli e Saracco.