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Cronaca | 16 maggio 2023, 11:44

Si riapre il caso del sequestro Vallarino Gancia: revocata la sentenza nei confronti di Lauro Azzolini

Il presunto capo della colonna milanese delle BR all'epoca del sequestro si era dichiarato estraneo alla tragica sparatoria che concluse il rapimento dell'industriale canellese

Vittorio Vallarino Gancia

Vittorio Vallarino Gancia

Si riaprono le indagini sul sequestro di Vittorio Vallarino Gancia, una delle pagine più tragiche degli anni di piombo: il 4 giugno 1975 ad Acqui Terme (Alessandria), infatti, un gruppo armato delle Brigate Rosse rapì l'industriale vitivinicolo canellese, scomparso nel novembre dello scorso anno.

 Il gip di Torino Anna Mascolo ha infatti revocato la sentenza del 3 novembre 1987 del non doversi procedere nei confronti  di Lauro Azzolini, oggi 79enne, presunto capo della colonna milanese delle BR all'epoca del sequestro. Azzolini, all'epoca, era stato dichiarato estraneo alla sparatoria in cui morirono Margherita 'Mara' Cagol, fondatrice delle Brigate Rosse e moglie di Renato Curcio e l'appuntato dei carabinieri, Giovanni D'Alfonso.

L'inchiesta è stata avviata dopo la presentazione di un esposto da parte di Bruno D'Alfonso, figlio dell'appuntato ucciso. Anche Renato Curcio, oggi 81enne, è stato iscritto nel registro degli indagati tre mesi fa.

A.F.

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