Presentazione, oggi ad Asti, della rassegna "Senza perdere la tenerezza", giunta alla terza edizione e organizzata dalle Acli di Asti in collaborazione con Welcoming Asti, Commissione pastorale e sociale del lavoro della diocesi di Asti e l'Associazione Davide Lajolo.
Una rassegna finanziata con i fondi 5xmille Acli e che si propone attraverso incontri, presentazioni di libri e momenti teatrali e musicali al Circolo Acli Foyer delle famiglie, via Milliavacca 5 - Asti, "di dare occasione per ritrovarsi e per poter riflettere su tematiche importanti, unendo il desiderio di confrontarsi con la piacevolezza dello stare insieme".
La terza edizione mette al centro la figura e il pensiero di Don Milani a cento anni dalla sua nascita (il 27 maggio, giorno d'inizio, è l'anniversario esatto), pensiero e opere in un mondo tanto diverso e però anche tanto simile per problematiche e interrogativi, a quello in cui lui è vissuto.
La rassegna si terrà il 27, 31 maggio e 1 giugno e sarà aperta, il 27 alle 10 "Raccontando Welcoming Asti, la rete a favore dei diritti civili di cui facciamo parte e che compie 5 anni, e lo faremo alla luce di Lettera ai cappellani militari, perché la Pace e la guerra sono purtroppo tematiche attualissime", rimarcano gli organizzatori.
A seguire, Maurizio Ghiberti, presenterà Lubia per parlare di pace e finanza etica.
Dalle 19 lettura continuata di "Lettera a una professoressa" e in serata, Musiche resistenti dal vivo.
Nella mattinata del 31 maggio la rassegna si sposterà al Cpia di Asti con intitolazione di un'aula a ricordo di Roberto Genta, educatore e presidente delle Acli di Asti dal 1996 al 2004, morto nel 2020.
All'incontro che precede l'intitolazione, dedicato all'esperienza della scuola di Barbiana, parteciperanno il presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia, Mario Lancisi, biografo di don Milani, Laurana Lajolo, presidente dell'associazione Davide Lajolo, Davide Bosso, dirigente scolastico del CPIA Asti e Francesco Scalfari, docente e direttore della Pastorale del lavoro di Asti.
Alle ore 18.30, presso la Biblioteca Astense, Mario Lancisi presenta il suo libro "Don Milani, vita di un profeta disobbediente", moderato da Carlo Pertusati.
La rassegna si chiuderà il 1 giugno alle 21,30 al Foyer delle famiglie, con "José Domingo Molas, non vivevo sulla luna", di e con Marco Gobetti, spettacolo coprodotto dall'Istituto per la Resistenza di Asti.
Gobetti, attore torinese, era presente alla conferenza stampa di presentazione e ha raccontato la figura di Domingo Molas, originario di San Estanislao in Paraguay, che ha studiato al collegio salesiano di Montevideo e poi all’Istituto teologico internazionale della Crocetta di Torino, città dove si laurea e viene ordinato sacerdote. Cappellano militare durante la sanguinosa Guerra del Chaco, combattuta fra Paraguay e Bolivia dal 1932 al 1935. Nel 1936 va missionario in Thailandia. Dal 1938, è ancora in Italia, come rettore del Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice, in frazione Becchi di Castelnuovo d’Asti (oggi Castelnuovo don Bosco)
"Un eroe per tutti i soldati - spiega - per l'abnegazione che ha sempre usato. Grazie alle ricerche che abbiamo fatto e ad alcune testimonianze abbiamo ricostruito la storia che sarà raccontata nello spettacolo. Conosceva 5 lingue ed era un grande pedagogo".