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Scuola | 11 giugno 2023, 18:04

Studenti e docenti dell'I.I.S. Alfieri di Asti insieme per creare un ambiente scolastico accogliente e collaborativo

Peer education, sostegno emotivo e valorizzazione delle neurodiversità: i ragazzi i si impegnano per un'autentica inclusione scolastica

L'incontro del 7 giugno scorso

L'incontro del 7 giugno scorso

Il coinvolgimento diretto degli allievi nell'inclusione scolastica continua all'I.I.S. "V. Alfieri", grazie alla dedizione della Dirigente scolastica Maria Stella Perrone.

Dopo la formazione sull'identità di genere tenuta a febbraio per i rappresentanti di classe, i quali hanno a loro volta formato i propri compagni, si torna a parlare di peer education. L'obiettivo è costituire un team di studenti delle classi seconde, terze e quarte che si occuperà dell'inclusione a trecentosessanta gradi, offrendo supporto nella accoglienza dei nuovi iscritti, nel sostegno motivazionale ed emotivo, nello sviluppo di un metodo di studio efficace e nella promozione del vero benessere scolastico.

Lo scorso 7 giugno, nell’Aula Magna dell’Istituto, si è tenuto il primo incontro informativo/formativo: un nutrito gruppo di studenti volontari, rappresentanti delle tre sezioni (Liceo artistico, classico e Istituto professionale), ha incontrato i professori Carlo Bavastro, Paola Bombaci ed Emanuela Carelli (responsabile dello sportello di ascolto e referente per la lotta al bullismo e cyberbullismo, nonché ideatrice del progetto) che, oltre a presentare l’importante iniziativa (lo ha fatto, in particolare, la prof.ssa Carelli), hanno declinato gli ambiti in cui dovrà operare il costituendo team (di cui farà parte anche la prof.ssa Fedra Turello).

In pratica, saranno coinvolti tutti i bisogni educativi speciali, da quelli temporanei a quelli permanenti, dalla momentanea difficoltà di relazione con i compagni a situazioni psicologiche più complesse (disturbi alimentari, disforia di genere, per fare solo alcuni esempi), ai disturbi di apprendimento (trattati dal prof. Bavastro) e alla disabilità.

Interessante, in un’ottica sempre più inclusiva, l’intervento della prof.ssa Bombaci sulla necessità di passare dal concetto di dis – abilità (come negazione indifferenziata, e stigmatizzante, di qualunque abilità) a quello, positivo e costruttivo, di neuro – diversità, in cui tutti rientriamo, ognuno con le proprie differenti potenzialità e risorse, fisiche e cognitive.

L’aspetto più significativo dell’incontro è il modo in cui è stato vissuto dagli studenti presenti: partecipazione e interesse grandissimi e tanta voglia di fare squadra e collaborare, tra loro e con i docenti, per rendere la Scuola migliore attraverso la valorizzazione della diversità.

Redazione

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