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Attualità | 30 luglio 2023, 16:43

Addio alle cabine telefoniche, dal 19 agosto ad Asti verranno smantellate. Finisce un'era [FOTO]

L'AGCOM ha dato il via libera alla rimozione in tutta Italia. Dal gettone al cinema, fenomenologia di quello che fu un piccolo grande spazio della vita quotidiana di ognuno di noi

Avviso affisso su una postazione in via Brofferio

Avviso affisso su una postazione in via Brofferio

Per i più anziani, la cabina del telefono era il rumore dei gettoni telefonici che valevano 200 lire. Per la generazione immediatamente successiva invece era le schede telefoniche, diventate presto oggetto di collezionismo. 

Con la chiusura della cabine telefoniche termina un'era. Troppo costosa la manutenzione degli apparecchi telefonici pubblici (questa la dizione corretta della cabina) in un paese dove i telefoni cellulari superano di gran lunga il numero di orecchie alle quali sono accostati. 

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom), dopo una consultazione che ha trovato in larga misura d'accordo tutti gli operatori del settore, ha stabilito che Tim non è più obbligata a garantire il servizio pubblico e può iniziare a smantellare le 16mila cabine telefoniche sparse su tutto il territorio italiano. Saranno quindi progressivamente rimosse e resteranno solo quelle che si trovano negli ospedali con almeno 10 posti letto, nelle caserme con almeno 50 occupanti stabili, nelle carceri e nei luoghi, come nei rifugi di montagna, deve non c’è la copertura della rete mobile.

Il processo si inquadra nell’attuazione della direttiva europea 2018/1972 che prevede di modernizzare le telecomunicazioni dentro l’Unione. 

Spariranno anche gli elenchi telefonici, che venivano ancora distribuiti ai pochi abbonati al telefono fisso, perlopiù dato in abbinamento, gratuitamente, con una rete a fibra ottica.

Ad Asti, le cabine telefoniche verranno rimosse e progressivamente smantellate a partire dal 19 agosto. Diversi avvisi sono già stati affissi sulle apparecchi destinati a diventare pezzi da museo.

Secondo i dati della TIM (attuale gestore dei telefoni pubblici) sono circa una cinquantina le cabine telefoniche presenti sul territorio comunale (esiste un elenco apposito su internet che abbiamo consultato per redigere questo articolo, ma ammettiamo che anche in questo caso abbiamo dovuto soffiare via "virtualmente" un po' di polvere ndr) : a queste si aggiunge qualche postazione all'interno di luoghi ad alta frequentazione e altri apparecchi in alcuni esercizi commerciali, convenzionati per questo pubblico servizio ma in pratica inutilizzati da anni.  

Secondo una recente indagine di mercato, condotta per conto dell'AgCom, meno dell’1% degli intervistati ha usato i telefoni pubblici nei 90 giorni precedenti l’intervista, e addirittura il 12% non ha mai fatto chiamate da questi. Oltre l’80% della popolazione non avverte l’esigenza di utilizzare questo servizio e tre persone su quattro non saprebbero neanche dove cercare una cabina nei pressi di casa.

Tra qualche mese, le cabine telefoniche i nostri figli le vedranno più solo in qualche film e potranno immaginare i mille usi che questo piccolo spazio, grazie alla sua importanza nella vita quotidiana, ha rappresentato: da spogliatoio di Superman a portale per entrare in Matrix, ma anche il mitico rapimento (con richiesta di riscatto) della madre del megadirettore generale di fantozziana memoria. 

 

 

Alessandro Franco

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