I consiglieri comunali Vittoria Briccarello, Mauro Bosia (Uniti si può) e Mario Malandrone (Ambiente Asti), hanno presentato interrogazione urgente sulla sospensione della domanda di Reddito di Cittadinanza e le azioni del Comune di Asti.
Dopo la sospensione delle domande del reddito di cittadinanza comunicata da Inps il 28 luglio scorso e la successiva preoccupazione di tanti percettori, è stata fatta, nei giorni successivi un po' più di chiarezza.
I nuclei con figli minori, delle persone con disabilità e dei cittadini con più di 60 anni o che hanno avuto colloqui con gli assistenti sociali e firmato patti di inclusione continuano a percepire il RdC fino al 31 dicembre.
Reddito che sarà sostituito dall'assegno di inclusione e dal Supporto per la formazione e il lavoro. L'Assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: con disabilità; minorenne; con almeno 60 anni di età; in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
Alla luce di questa premesse i consiglieri chiedono conto dei numeri astigiani e cioè: quanti nuclei familiari nel Comune di Asti sono stati colpiti dalla sospensione delle domande di RdC a seguito della disposizione dell'INPS; quali strategie e misure il Comune di Asti ha adottato o intende adottare per mitigare l'impatto della sospensione del RdC sulle famiglie più vulnerabili; come si sta coordinando il Comune con i servizi sociali al fine di garantire un adeguato supporto alle famiglie non coperte da RDC 5: quanto stima il Comune siano gli ex percettori di RDC che non lo percepiranno più 6".
"In relazione ai cittadini che rientrano nelle categorie di protezione come i nuclei con figli minori, le persone con disabilità e i cittadini con più di 60 anni, chiedono, come il Comune intende garantire che essi possano continuare a percepire un sostegno al reddito dopo il 31 dicembre 2023?".