"La mia non vuol essere una provocazione o tantomeno un offesa a tutti coloro che hanno i propri motivi per ostacolare la realizzazione dell'impianto di motocross nel comune di Castagnole Monferrato , pero faccio una domanda al comitato di vigilanza. Questa foto fatta da me personalmente stasera nell' area in cui dovrebbe insorgere l 'impianto e a cui vi ostacolate e dove fate, a vostro dire le passeggiate naturalistiche cosa esprime?". Con queste parole, Fabio T., un lettore, sottolinea una considerazione a margine della sospensione dei lavori alla pista di motocross a Castagnole Monferrato.
La segnalazione del lettore vuole rimarcare i tanti rifiuti abbandonati nell'area, che, a suo dire, forse non ci sarebbero se esistesse la pista. Una riflessione che riporta all'attualità la contestatissima pista.
La vicenda ha origini lontane 8 anni e ha come epilogo il diniego della Provincia che ha negato la proroga richiesta dalla società Monferrato srl per ripresentare il progetto della pista di motocross.
Le motivazioni del rigetto si fondano sinteticamente su due aspetti: “piena disponibilità delle aree e l'esecuzione delle verifiche dell'impatto acustico sui recettori individuati”.
Il rigetto si è basato su articolate e puntuali motivazioni (ben 26 pagine) che hanno determinato l’impossibilità da parte del Settore Ambiente della Provincia al rilascio VIA (Valutazione di Impatto Ambientale).
Claudio Vella presidente del Comitato aveva dichiarato una doppia soddisfazione "prima perché rileviamo che le motivazione del rigetto riprendono una parte delle numerose osservazioni che nel corso di questi anni abbiamo presentato nelle varie Conferenze dei Servizi, la seconda perché contrastavamo una potenza di fuoco di oltre 15 tecnici messi in campo dalla Monferrato srl con l’appoggio di un rinomato studio Legale e il supporto incondizionato del sindaco di Castagnole che ha cercato in tutti i modi di spianare fino agli ultimi istanti la strada al progetto”.
Sempre Vella aveva auspicato, da parte della Monferrato srl una riflessione sull'opportunità di presentare il progetto anche per la difficoltà di soddisfare i requisiti richiesti e sottolineando l'aspetto ambientale: "Il progetto - aveva sostenuto - è privo di sostenibilità economica in un quadro normativo che sempre di più tutela l’ambiente: come faranno a rispettare le nuove indicazioni sancite dagli articoli 9 e 41 della Costituzione che ricordo richiamano rispettivamente alla tutela dell'ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali e sanciscono che la salute e l'ambiente sono paradigmi da tutelare da parte dell'economia? ".
La segnalazione del lettore riporta all'attualità il tema così controverso.