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Attualità | 03 settembre 2023, 07:20

Don Luigi Ciotti sarà presto cittadino onorario di Isola d'Asti

Sabato mattina è in programma la cerimonia di conferimento, seguita da una Lectio Magistralis del sacerdote

Don Luigi Ciotti ritratto in un'immagine d'archivio

Don Luigi Ciotti ritratto in un'immagine d'archivio

Isola d’Asti si prepara ad ospitare un momento particolarmente significative importante. Infatti, sabato mattina alle 10, la Sala del Consiglio comunale del paese ospiterà la cerimonia nell’ambito della quale verrà conferita la cittadinanza onoraria a don Luigi Ciotti.

Per tale evento, oltre alla cerimonia, è prevista una Lectio Magistralis del noto sacerdote, da decenni ‘in prima fila’ nella quotidiana lotta alla criminalità organizzata.


CHI E’ DON LUIGI CIOTTI

Luigi Ciotti, figura di spicco nell'attivismo sociale e nella lotta contro la mafia, è nato il 10 settembre 1945 a Pieve di Cadore. La sua vita è stata contrassegnata da un costante impegno a favore dei più deboli e dalla strenua lotta contro le ingiustizie sociali e criminali.

Nel 1950, la sua famiglia decide di emigrare a Torino, dove Ciotti cresce e inizia il suo percorso di vita e impegno. Nel 1966, promuove un gruppo di impegno giovanile, che in seguito prenderà il nome di Gruppo Abele. Questo gruppo si trasforma in un'associazione di volontariato, portando avanti ideali di solidarietà e aiuto reciproco.

Nel 1968, Luigi Ciotti intraprende un'importante missione all'interno degli istituti di pena minorili, lavorando con giovani detenuti e contribuendo alla loro riabilitazione. Nel 1972, dopo aver completato gli studi al Seminario di Rivoli, viene ordinato sacerdote e gli viene affidata la "strada" come parrocchia.

In quegli anni, don Ciotti si trova ad affrontare il dilagare dell'epidemia di droga e risponde con azioni concrete. Prima, apre un centro di accoglienza e ascolto, e nel 1974, fondando una comunità, partecipa attivamente al dibattito sulla legge n. 685 sulle tossicodipendenze, cercando soluzioni umane ed efficaci per affrontare questa emergenza sociale.

Il suo impegno non si limita all'Italia. Negli anni '70 e '80, lavora su scala internazionale, portando la sua esperienza e la sua passione in molti Paesi, tra cui Gran Bretagna, USA, Giappone, Svizzera, Spagna, Grecia e Jugoslavia. La sua missione di aiuto e solidarietà si estende ai detenuti, agli ex-detenuti e alle vittime delle tossicodipendenze.

Negli anni '80, Luigi Ciotti assume importanti incarichi di responsabilità, diventando presidente del CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza) e della LILA (Lega Italiana per la Lotta all'AIDS), dimostrando il suo impegno anche nella lotta contro l'HIV/AIDS.

Negli anni '90, il suo impegno si sposta verso la lotta alla mafia. Fondando il mensile "Narcomafie", denuncia e combatte le connessioni tra il mondo della droga e la criminalità organizzata, portando alla luce le pratiche oscure della mafia.

Nel 1995, nasce un'associazione fondamentale nella lotta contro la mafia: "Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie". Questa associazione collega oltre 700 tra associazioni e gruppi che si occupano anche di recuperare i beni confiscati alla mafia, attraverso il progetto "Libera Terra".

Oltre al suo impegno sociale, don Luigi Ciotti ha collaborato anche con diverse e prestigiose Testate giornalistiche, tra cui *La Stampa, l’Avvenire, l’Unità, il Manifesto, Il Sole-24 Ore, il Mattino, Famiglia Cristiana, Messaggero di Sant’Antonio e Nuovo Consumo.

Redazione

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