Oltre 550 chilometri percorsi, un viaggio di sette giorni in bicicletta attraversando in lungo e il largo tutto il Piemonte, 35 tappe che hanno toccato tutte le Province.
Daniele Valle, vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e consigliere regionale Pd, ha concluso il tour che ha preso il via il 31 agosto dal Sacrario di Vaccherezza per arrivare il 3 settembre al Monumento alla Resistenza di Cuneo, toccando Condove, Chiusa di San Michele, Avigliana Caselette, Pianezza, Alpignano, Rivoli, Collegno, Grugliasco, Torino, Alba, San Damiano d'Asti, Baldichieri d’Asti, Asti, Borgoratto Alessandrino, Castellania, Chieri, Verbania, Lesa, Borgomanero, Gattinara, Candelo, Biella, Ivrea Colleretto Giacosa, Cuorgnè, Castellamonte, Rivarolo, Settimo Torinese, Moncalieri, Stupinigi, Rivalta, Vigone e Saluzzo.
"Avvertivo l’esigenza e la responsabilità di prendere un’iniziativa, per “darci una mossa” e mettere in campo quanto prima un’alternativa alla destra-destra che governa il Piemonte e l’Italia. Incontrando durante il tour decine di amministratori locali e poi cittadini, associazioni e imprese, ho potuto constatare come questa esigenza sia fortemente avvertita. Il Piemonte merita di più, occorre radunare chi condivide questa certezza, a partire dalla difesa della sanità pubblica, dalla necessità di affrontare la transizione ecologica, fino al sostegno allo sviluppo e alla dignità dei lavoratori.
I miei destini personali non contano, ho voluto impegnarmi in prima persona perché la strada è in salita e bisogna pedalare insieme - afferma Valle - è giunto il momento che i costruttori escano allo scoperto, si diano da fare, lavorino insieme, offrendo ai piemontesi un disegno di Piemonte diverso che insieme possiamo realizzare.
Attraversare tutto il Piemonte in bici da est a ovest, da nord a sud, è stato un modo diverso di fare quello che come gruppo regionale abbiamo fatto per quattro anni: opposizione, ascolto e presenza sul territorio.
Dai tagli alla sanità a quelli sul PNRR, il Piemonte non può subire in silenzio per non compromettere le ambizioni di qualche politico di destra.
Vogliamo un Piemonte che faccia sentire la sua voce. L’appuntamento del 2024 è domani mattina e dobbiamo approfittare di tutto il tempo che abbiamo a disposizione per mettere in campo un’alternativa: non ci rassegniamo a consegnare il Piemonte ad una Giunta monocolore dei Fratelli d’Italia"