Il festival “Paesaggi e oltre. Teatro e musica d’estate nelle terre dell’UNESCO" promosso dalla Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato è giunto quest'anno alla ventiduesima edizione consecutiva, continuando una lunga storia di esperienze di rilievo regionale e nazionale, che attirano ogni anno sempre più pubblico e turisti.
Il presidente Carlo Mancuso, i sindaci Cavallero, Masino e Giachino hanno fornito un resoconto del festival insieme a Massimo Barbero del Teatro degli Acerbi la scorsa settimana a Costigliole d'Asti nel Teatro Comunale, in una conferenza stampa arricchita dal concerto della Palmarosa Band.
La Band ha proposto al pubblico di affezionati, giornalisti e amministratori “Atmosfere Musicali da un Juke-Box anni ‘50”, un’apprezzata escursione nella musica degli anni ’50 ricordando la storia dell’allora scintillante dancing astigiano "La Palmarosa" dal quale il Gruppo ha preso il nome.
Nel resoconto del festival è stata nuovamente sottolineata la valenza turistica del cartellone, che rappresenta un attento e curato viaggio artistico alla scoperta del paesaggio patrimonio dell'umanità, con programma “primizie” di altissimo profilo e rilievo di ospitalità di compagnie e artisti nazionali.
Tra i partecipanti gli spettatori che nell'ultima edizione hanno raccolto più timbri con il passaporto #paesaggieoltre e hanno partecipato a tutti gli appuntamenti in programma: Flavio Veiluva, Michelangela Gerbo, Silvana Maccagno, Alessia Ghi, Nadia Ravazza, Ombretta Barolo, Laura e Neva Pescarmona, Silva Cocito, Sergio Conte. Sono stati invitati sul palco per raccontare la loro esperienza. Loro avranno un abbonamento al cartellone 2024 della “Mezza Stagione” di Costigliole d’Asti.
Il festival Paesaggi e oltre / landscapes and beyond 2023 è stato promosso dalla Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato, con la consolidata direzione artistica e organizzativa del Teatro degli Acerbi.
Si è realizzato con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione C.R.T. e Fondazione C.R. Asti. Fondamentale è stato l'apporto dei quattro comuni facenti parte dell’unione.
Ha avuto il patrocinio e il contributo dell'Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato UNESCO, che lo riconosce come l'iniziativa culturale estiva astigiana che meglio estrinseca i valori da essa promossi e intenti perseguiti legando cultura, turismo e territorio.
Ha una partnership con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, sponsor la Banca di Asti.
Come sempre un programma all'aperto, fuori dai teatri, per valorizzare il patrimonio architettonico di valore storico nelle sue tappe/luoghi.
Ha commentato dal palco il Presidente Carlo Mancuso con i colleghi Sindaci: "Come promesso, abbiamo degustato il nostro territorio. E’ stato un festival memorabile, uno dei migliori realizzati a giudizio unanime. Ringraziamo Massimo Barbero e il Teatro degli Acerbi per il lavoro svolto. La Comunità Collinare, visti gli ottimi incassi oltre le previsioni, decide in accordo con i colleghi sindaci di reinvestire sul prossimo festival i maggiori incassi.”
Sottolinea Massimo Barbero del Teatro degli Acerbi: "Il festival è più che mai in salute e rappresenta a livello regionale e nazionale un’eccellenza. Nel recente numero della rivista Hystrio è stato menzionato nel dossier di teatro e natura. Ha avuto nuovamente medie di spettatori più che notevoli e grande attenzione, coinvolgimento ed apprezzamento del pubblico e dei media. La comunità collinare e i comuni di questo territorio hanno nuovamente investito con convinzione nella cultura per la valorizzazione artistica del nostro territorio patrimonio dell’Umanità. Ringrazio le amministrazioni per questo e per il fatto che sono parte attiva, oltre che i volontari coinvolti. Abbiamo come da intenti portato un programma di primizie frutto dell’esperienza e delle collaborazioni nazionali con realtà a noi affini, ritrovando un pubblico ansioso di partire per un nuovo itinerario nel paesaggio e nell’estate alla ricerca della bellezza.”
Sono stati oltre 1550 gli spettatori complessivi, con una media ad appuntamento di oltre 150 presenze.
Il costo complessivo del festival è di circa 50 mila euro oltre all'IVA, che è stato coperto per quasi il 70% da Enti Finanziatori, sponsor ed incassi (oltre 12000 euro).
La restante parte è stata coperta da risorse proprie della Comunità Collinare tra Langa e Monferrato.
A livello di programma, quest'anno alcune novità nei luoghi e negli orari proposti.
L’apertura inedita quest'anno è stata a Bricco Lù di Costigliole d’Asti con un tributo teatrale ai Pink Floyd nel cinquantesimo di “The dark side of the moon", da parte di Assemblea Teatro che nacque nello stesso periodo del famoso gruppo, che ha richiamato quasi duecento spettatori in un paesaggio lunare affacciato sulle colline patrimonio dell'Umanità.
A Castagnole delle Lanze ci sono poi stati i commedianti dell’arte di Stivalaccio Teatro, autentici buffoni nel cuore dell’inferno e recenti vincitori del Premio della Critica 2023.
Nella frazione Loreto di Costigliole d’Asti un inedito omaggio all’aviatore Cesare Lai nel centesimo anniversario dell’aeronautica Militare Italiana, spettacolo presentato in anteprima nazionale prima del suo debutto in Sardegna al Festival dei Tacchi e passaggio sui notiziari della RAI.
E poi, nel venticinquennale di attività del Teatro degli Acerbi, nel Parco del Castello di Costigliole d’Asti una “prima” nel segno di una inedita riscrittura della Traviata, decadente e struggente, attingendo al potere evocativo del teatro (con oltre 220 spettatori, spettacolo più visto del festival).
A Castagnole delle Lanze, dopo l'anteprima di successo ad Astiteatro, è poi arrivato il nuovo “Chisciotte” di casa degli alfieri. E'stato uno degli spettacoli più apprezzati da parte del pubblico, con "Crap de legn" di Federica Molteni, che è andato in scena nel tradizionale “ferragosto a teatro” nell’anfiteatro (tutto esaurito) a San Michele di Costigliole d’Asti.
Tra gli spettacoli più visti, con oltre duecento presenze, a Montegrosso d’Asti “La fame dello Zanni” di Matthias Martelli, che calca palcoscenici in Italia ed Europa con i suoi sorprendenti spettacoli e nell’anfiteatro di Coazzolo, una sorprende riscrittura e interpretazione de “La luna e i falò” di Cesare Pavese con Luigi D’Elia.
In programma ci sono stati anche la passeggiata teatrale a sul sentiero della Madonna del Carmine a Coazzolo con il Teatro delle Selve (novità molto apprezzata, all’alba e al tramonto) e il finale del festival nella frazione panoramica di Boscogrande di Montegrosso d’Asti, con una merenda sinoira.