Si tinge di giallo la possibilità che il Comune di Montechiaro possa fare ancora parte o meno dei 21 partecipanti al Palio di Asti. Il comune bianco azzurro, che a settembre non ha partecipato alla storica corsa perché non è arrivata la concessione da parte del Comune, rischia grosso: se anche quest'anno si ripeterà lo stesso copione, verrà escluso per sempre dal Palio di Asti.
Ad oggi, conferma il rettore in carica, Fabrizio Ferraris, nulla è trapelato dal Comune.
Il sindaco Paolo Luzi, interpellato sulla questione, taglia corto e rimanda ad una prossima delibera che sentenzierà sulla vicenda.
Quello che traspira, però, non è di certo un clima di ottimismo: la spaccatura tra Amministrazione Comunale e Comitato Palio, alle origini della mancata partecipazione del 2023, è tutto tranne che risolta e i biancoazzurri non si fanno molte illusioni sull'esito.
"Non abbiamo avuto nessuna interlocuzione con il Comune - spiega il rettore Fabrizio Ferraris - ad oggi c'è stato solo silenzio. Non sappiamo se arriverà qualcosa, oppure se la municipalità verrà data solo a condizione che si instauri un altro comitato. Il nostro è stato regolarmente eletto e non ci dimetteremo".
Il Capitano del Palio, Gianbattista Filippone, dal canto suo, non potrà far altro che prendere atto della mancata municipalità: "Il Consiglio del Palio di questa sera è dedicato alle sanzioni - spiega - nel frattempo appureremo tramite gli uffici comunali se la municipalità sia stata concessa o meno. In ogni caso, il regolamento parla chiaro".
Nel caso più sfavorevole, si aprono diversi scenari per il Palio di Asti: il posto di Montechiaro potrebbe essere preso da un altro contendente?
Il Regolamento del Palio, recentemente emendato lo permette, ma non è escluso che prima che possa arrivare una nuova domanda, il Consiglio del Palio possa normare in maniera più restrittiva.