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Attualità | 12 novembre 2023, 14:44

Vent'anni fa la strage di Nassiriya, dove perì anche il carabiniere nicese Giovanni Cavallaro

Alla sua memoria è stata intitolata la caserma di Nizza Monferrato. Nell'attentato ci furono 28 vittime, tra cui 2 civili

La palazzina distrutta dall'esplosione (foto tratta dal sito dell'Arrma dei Carabinieri)

La palazzina distrutta dall'esplosione (foto tratta dal sito dell'Arrma dei Carabinieri)

Sono passati vent'anni da quel 12 novembre 2003 – esattamente due anni, due mesi e un giorno dopo il devastante attentato alle Torri Gemelle di New York – quando un’autocisterna carica di esplosivo irruppe nella “Base Maestrale” di Nassiriya (una delle due sedi dell’Operazione “Antica Babilonia”, missione di pace italiana in Iraq, avviata qualche mese prima con la partecipazione di 3.000 uomini, 400 dei quali appartenenti all’Arma dei Carabinieri).

L’esplosione causò il crollo di gran parte dell’edificio principale e danneggiò gravemente la seconda palazzina, sede del Comando. Il devastante bilancio dell’atto terroristico si attestò su 28 morti, 19 dei quali italiani: 12 membri dell’Arma, 5 militari dell'Esercito e 2 civili. Con quella strage, l'Italia visse il proprio tragico "11 settembre".

Anche l'Astigiano pianse una vittima: il sottotenente dell'Arma dei Carabinieri Giovanni Cavallaro, anche lui presente, con gli altri militari, nella "base maestrale".

Croce d'Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all'estero "alla memoria", il 7 aprile 2009 gli è stata intitolata la Caserma sede della Stazione Carabinieri di Ganzirri (ME) e il 19 ottobre 2010 la Caserma sede del Comando Stazione Carabinieri di Nizza Monferrato.

La motivazione per la quale è stato insignito della Croce d'Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all'estero è la seguente:

Comandante del plotone infoinvestigativo dell'unità di manovra del Reggimento M.S.U. impegnato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell'ambito dell'operazione "Antica Babilonia", coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con fermezza di intenti, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio.

Il 12 novembre 2003, a seguito di improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva mortalmente investito dal devastante scoppio di un'ingente quantità di esplosivo, provocato proditoriamente da cellula terroristica suicida, sacrificando così la propria vita ai più sacri valori dell'amor di patria e dell'onore militare. Chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedizione al dovere". 

Ogni anno, il 14 novembre, in occasione della "Giornata del ricordo dei Caduti nelle missioni internazionali di Pace” si svolge una piccola cerimonia di ricordo presso il cimitero di Nizza, dove partecipa anche la vedova del carabiniere, Sabrina Brancato. 

Redazione

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