Una storia che racconta le vicissitudini di un uomo ma anche come la sanità regionale sappia essere un'eccellenza, in molti casi. Giuseppe Discepolo, pensionato di 77 anni che vive a Trofarello, raccontando il suo vissuto personale ne approfitta per chiedere il riconoscimento di una categoria che ad oggi vive nell'ombra. "Ho avuto un ictus mentre guidavo sull’autostrada Torino-Piacenza. Arrivato a destinazione, ad Asti, scendendo dalla macchina, sono svenuto. Sono rimasto in ospedale per circa un mese, sono stato seguito molto bene".
"Avendo poi bisogno di riabilitazione, sono stato trasferito alla clinica S.Anna di Asti. Anche qui sono stato seguito benissimo e incredibilmente, nel giro di quindici giorni, mi sono rimesso in piedi e ho ricominciato a camminare. Ma quando sono tornato a casa, avevo quasi perso del tutto il recupero fatto in clinica così la mia dottoressa, con il suggerimento di mia moglie, mi propone di fare altre terapie ma questa volta al S.Camillo di Torino".
"Ho seguito 24 ore di fisioterapia manuale al braccio e alla gamba sinistra. Ho trovato dei ragazzi non solo molto competenti e professionali, ma anche persone con le quali era bello scambiare due chiacchiere".
Da qui la sua richiesta all'indirizzo del governatore Alberto Cirio e dell'assessore alla Sanità Luigi Icardi: "Sono qui a scrivervi a nome proprio di questi ragazzi che, dalla Regione, nella loro specifica figura di terapisti occupazionali non sono riconosciuti dalla categoria. Aiutiamo questi ragazzi che con passione e determinazione risollevano persone che diversamente sarebbero invalide e di conseguenza a carico dello Stato".