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Economia e lavoro | 26 gennaio 2024, 19:42

Le proteste di Confartigianato Piemonte Edilizia per la fine del Superbonus 110%

"La soluzione proposta dal Governo con il decreto 'salva spese' non è sufficiente ad evitare le problematiche che investiranno le nostre imprese”, ha affermato il presidente Enzo Tanino

Le proteste di Confartigianato Piemonte Edilizia per la fine del Superbonus 110%

Il Decreto Legge n. 212, entrato in vigore il 30 dicembre scorso, ha messo fine al Superbonus 110%, la misura che consentiva di beneficiare di una detrazione fiscale del 110% per i lavori di riqualificazione energetica e antisismica degli edifici. Inoltre, ha ridotto drasticamente le opportunità offerte dal bonus “barriere architettoniche” al 75%, limitandolo a pochi interventi e introducendo nuovi requisiti.

La decisione del Governo ha suscitato le proteste di Confartigianato Piemonte Edilizia, che rappresenta le imprese coinvolte nei lavori. Il presidente Enzo Tanino ha dichiarato: “Le nostre richieste di estendere l’utilizzo del Superbonus al 110% per i prossimi 3 mesi, necessari a completare i lavori nei condomini, non sono state accolte. La soluzione proposta dal Governo con il decreto 'salva spese' non è sufficiente ad evitare le problematiche che investiranno le nostre imprese”.

Tanino ha sottolineato come il Decreto legge sia una risposta inadeguata rispetto ad una situazione complessa che nel tempo ha accumulato problemi derivanti da una normativa priva di certezza e stabilità. Tra questi, il persistente blocco delle cessioni del credito, l’assenza di soluzioni per i crediti incagliati e la mancanza di una proroga per i condomini. Questi fattori hanno creato un circolo vizioso tra famiglie e imprese, con il rischio di un elevato contenzioso tra committenti e appaltatori.

Secondo gli ultimi dati Enea, il rischio di contenziosi riguarda 6 miliardi di euro di investimenti per la riqualificazione dei condomini, ammessi a detrazione ma senza più opzione di cessione del credito e con beneficio dal 110% al 70%. Confartigianato calcola che a livello piemontese il 15% di cantieri Superbonus sia a rischio di contenzioso.

Tanino ha spiegato anche le difficoltà che potrebbero incontrare i condomini che hanno avviato i lavori contando sul bonus al 90% oppure ancora al 110%. Con il decalage dell’agevolazione nel 2024, potrebbero trovarsi nella condizione di doversi auto-finanziare l’intervento. Per le imprese, invece, c’è il rischio di forti problemi finanziari per rientrare delle somme anticipate per l’avanzamento del cantiere se non è stato possibile presentare la certificazione di stato avanzamento lavori entro il 31 dicembre 2023 per centrare l’incentivazione competa. Inoltre, il rischio per le imprese è un’impennata degli stati d’insolvenza e di fallimento.

Il testo del decreto prevede poi un contributo a favore dei condomini a basso reddito, con un reddito “di riferimento” non superiore a 15.000 euro, per aiutarli a sostenere parte delle spese del 2024, poiché dal primo gennaio il superbonus è sceso al 70%. Ma questo contributo riguarda solo quei cantieri dove, al 31 dicembre 2023, si era già raggiunto almeno il 60% dei SAL previsti. Tanino ha criticato anche questa misura, perché non vengono stanziate nuove risorse, ma si utilizzano quelle già previste dal precedente fondo creato l’anno scorso dal decreto “aiuti quater” per le famiglie indigenti.

Infine, Tanino ha espresso la sua delusione per la stretta sul bonus “barriere architettoniche”, ossia quella detrazione fiscale del 75% sui lavori volti ad eliminare le barriere architettoniche dagli edifici. Il decreto “salva spese” limita la possibilità di sfruttare questa detrazione concedendola solo per scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Inoltre, per quei pochi lavori per i quali si potrà ancora sfruttare la detrazione, è stato introdotto l’obbligo di una nuova certificazione che assicuri il rispetto dei requisiti previsti da questa norma. “Ciò che rattrista – ha concluso Tanino – è come questo provvedimento rappresenti una marcia indietro rispetto agli obiettivi di accessibilità e inclusione sociale”.

Redazione

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