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Sport | 28 aprile 2024, 18:36

Serie D, Gir. A: l’Asti ritrova Giacchino e i tre punti: Alcione Milano battuto in rimonta

L’esterno astigiano torna dalla squalifica e batte da solo i neo-campioni Orange con una doppietta. Non basta il rigore di Manuzzi agli ospiti

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

L’Alcione Milano festeggia la prima partita da campioni del girone A di Serie D (primato ottenuto con tre giornate d’anticipo), accedendo di diritto per la prima volta nella sua storia alla Serie C e diventando così la terza squadra professionistica di Milano dopo Inter e Milan. 

L’Asti onora così gli Orange con il classico “Pasillo de Honor”, tra gli applausi di tutto lo stadio. 

I galletti salutano il “Censin Bosia” per l’ultima volta in questa stagione 2023/2024 con una delle migliori prestazioni del proprio girone di ritorno. Una vittoria in rimonta targata Gabriele Giacchino non consente però ai biancorossi di acciuffare l’ultimo biglietto per il treno play-off, a causa delle vittorie di Bra e Vado e dei molti punti persi nelle giornate scorse. 

 Nonostante l’assenza del vice capitano Beppe Picone per squalifica, i biancorossi ritrovano la loro freccia Gabriele Giacchino. Nei tre match precedenti si è fatta sentire l’assenza dell’ex Genoa, tanto che sono stati raccolti solo due punti e la fase realizzativa ne ha risentito molto. 

I milanesi si presentano con una formazione di “seconde linee” con ben 6 cambi rispetto alla formazione dei titolarissimi, a campionato già messo in tasca. 

Molte sostituzioni anche nelle file degli astigiani che optano per il solito 4-3-3 cambiando però gli interpreti. Darini si posiziona accanto a Della Giovanna facendo transitare Gjura sulla corsia di destra, mentre un vivace Ghiardelli guadagna metri portandosi sulla linea dei centrocampisti. In attacco ancora spazio per l’ex Serie A estone Koskor, in fiducia dopo il primo sigillo italiano della scorsa partita contro la Lavagnese. 

Parte forte l’Asti nei primi minuti, senza però creare occasioni nitide. Giro palla asfissiante invece degli uomini in arancione tra Chierichetti, Venturini e Petiti, con i galletti che aspettano tutti dietro la linea del pallone. Poco dopo il quarto d’ora di gioco l’Asti riesce a recuperare palla e a verticalizzare subito, prendendo in difficoltà una difesa dell’Alcione un po’ troppo statica. É bravo Koskor a raccogliere alle spalle dei centrali e, dopo una breve esitazioni, a calciare con il mancino. Purtroppo per i suoi il tiro dell’attaccante estone si stampa sulla traversa, negandogli la gioia del secondo gol consecutivo. 

Una partita corretta e tutto sommato semplice da dirigere per la terna arbitrale, si infittisce quando, al 34’, l’esterno destro degli ospiti Invernizzi entra in area di rigore, e proprio alle porte di questa viene messo a terra (con un tocco di dubbia intensità) da Chianese. La decisione del direttore di gara Orlandi è di indicare il dischetto del calcio di rigore, consentendo all’Alcione di portarsi in vantaggio con il decimo gol in campionato di Manuzzi, che spiazza Brustolin con il destro. Colpito a freddo non molla l’Asti, che ha tempo per l’ultima occasione del primo tempo, con Padovan che raccoglie un pallone vagante e lo fa girare con il sinistro appena sopra l’incrocio dei pali. 

Se possibile, il secondo tempo inizia con ancora più vivacità offensiva da parte dei biancorossi rispetto al primo. Giacchino inizia a scaldare i motori, mostrando solo l'antipasto di ciò che succederà pochi minuti più tardi, con due cross tesi che l’estremo difensore Gueye smanaccia con attenzione. 

Dopo ventidue minuti di totale assedio gli sforzi dei galletti vengono ripagati. L’uomo più in forma, che solo la squalifica rimediata nel match casalingo contro il Derthona era riuscito a fermare, riparte da dove aveva lasciato: segnando. Ghiardelli scappa sulla destra e mette a rimorchio, dove si presenta puntuale il numero 27 astigiano che non può sbagliare una sorta di rigore in movimento. 

Il gol non sembra fermare l’assedio astigiano, ma anzi regalargli nuove energie nascoste e fiducia. Per questo, solo quattro minuti più tardi, è ancora l’asse Ghiardelli-Giacchino che confeziona il raddoppio, questa volta con una perla assoluta dell’esterno dell’Asti che, dopo aver raccolto il pallone recuperato dal compagno lo scaraventa alle spalle di Gueye con un bolide da fuori area. 

Saranno minuti finali di spinta da parte dei milanesi che nonostante la vittoria del campionato con tre giornate d’anticipo vogliono continuare a fare vittime. Lo sa bene mister Marco Sesia che telecomanda tutti i suoi ragazzi dietro la linea del pallone con un difensivo 5-3-2. Nulla può l’Alcione contro una vera e propria muraglia innalzata dai galletti per gli ultimi minuti di gioco. 

In rimonta gli astigiani tornano alla vittoria. Tre punti di blasone contro i neo-campioni del girone ma amari, che non consentono all’Asti di approdare ai play-off, distanti ora cinque lunghezze e quindi definitivamente abbandonati nonostante l’ultima partita rimasta, in trasferta contro il Bra. 

ASTI 2-1 ALCIONE MILANO  

Asti: Brustolin, Darini, Gjura, Toma (60’ Plado), Padovan (60’ Favale), Chianese (88’ Meloni), Koskor (60’ Valenti), Giacchino (80’ Nobile), Della Giovanna, Azizi, Ghiardelli. 

A disposizione: Dosio, Meloni, Valenti, Plado, Filipi, Bresciani, Nobile, Mazzucco, Favale. 

Mister: Marco Sesia 

Alcione Milano: Gueye, Chierichetti, Venturini, Petito (75’ Miculi), Zito, Manuzzi (68’ Barbuti), Lanzi, Pio Loco, Caremoli, Battistini, Invernizzi (88’ Rebaudo). 

A disposizione: Bacchin, Miculi, Palma, Foglio, Laribi, Piccinocchi, Barbuti, Lombardo, Rebaudo. 

Mister: Giovanni Cusatis

MARCATORI: 33’  rig.Mannuzzi  (Alcione), 64’  71’ Giacchino (Asti)

AMMONITI: 32’ Chianese, 40’ Venturini

ESPULSI: /

RECUPERO: 1’ pt, 4’ st

TERNA ARBITRALE: Emanuele Orlandi (Siracusa), Matteo D’Orazio (Teramo), Fabio D’Ettore (Lanciano)

Riccardo Bracco

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