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Economia e lavoro | 30 aprile 2024, 09:53

La geometria è entrata in pasticceria

Dopo il croissant cubico arriva nell’Astigiano quello a forma sferica, interpretato e proposta da Alessandro del Trotti, pasticciere di Costigliole d’Asti

La geometria è entrata in pasticceria

Da cubo a sfera è proprio un attimo, nella crescente voglia di proporre nuove forme di colazione. Tendenza del momento, nel mondo, in Italia e anche nell’Astigiano.

Parlando di forme, partiamo però dall’inizio, partiamo da quella del cornetto, nato alla fine del Seicento da maestri pasticcieri austriaci. Nato per celebrare la vittoria contro l’Impero Ottomano, trasformando la mezzaluna della bandiera turca in una prelibatezza mattutina, a piacere e sfregio, ripreso e portato ad arte nel secolo successivo dai francesi. Un must onnipresente in panetterie e pasticcerie d’oltralpe, tanto da essere un esempio di barriera sociale, usata perfino da una regina, Maria Antonia Giuseppa Giovanna d'Asburgo-Lorena, pochi anni prima di perdere la testa. Ve lo ricordate il suo “Se non hanno più pane, che mangino brioches” durante una rivolta del popolo affamato nella seconda metà del Settecento?

Da lì in poi, il mondo della croissanterie non è andato un granché dietro agli scossoni e ai cambiamenti della società, salvo moltiplicare i tipi di creme e confetture dei ripieni. Tutto tranquillo fino a qualche anno fa. Il famolo strano comincia nel 2018 con “Le Crube”, il croissant cubico ideato dallo svedese Bedros Kabranian, arrivato dopo un anno alla Farmacia del Cambio di Torino e lo scorso autunno anche nell’Astigiano, interpretato da Alessandro Del Trotti, maestro pasticciere del Dolce Vita di Costigliole d’Asti. 

E ora ecco arrivare una nuova forma, la sfera. Forma che arriva un po’ più da lontano, creata per la prima volta, nell’aprile 2017, dallo chef statunitense Francisco Migoya, grande innovatore, riferimento della pasticceria moderna e autore di diversi libri in tema. Il suo croissant sferico lo aveva chiamato Croissant in a Ball, arrivato in Italia da un paio di mesi, a Torino, sempre alla Farmacia del Cambio, e da pochi giorni da Del Trotti in quel di Costigliole. Opere d’arte consolatoria, di quelle che fanno iniziare la giornata con il sorriso, simili se non fosse per i prezzi: a Costigliole quasi la metà che a Torino. Ora quindi non resta che assaggiare questo involucro croccante, dal cuore soffice e cremoso, e lasciarsi conquistare da forma e sostanza, orgogliosi che i nuovi piaceri della colazione siano di casa anche dalle nostre parti.

Davide Palazzetti

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