Dopo l'interpellanza, sull'ex macello di viale Pilone, inoltrata al sindaco Maurizio Rasero e alla giunta, dai consiglieri di minoranza Vittoria Briccarello, Mauro Bosia, Mario Malandrone e Gianfranco Miroglio, oggi la Cobas con una nota torna sulla questione a firma di Monique Abele RLS/RSU – componente dell’Esecutivo Nazionale Cobas Pubblico Impiego
Pubblichiamo integralmente
In merito all'articolo pubblicato sabato 25 Maggio 2024 riguardante le irregolarità riscontrate nei locali di viale Pilone del Comune di Asti, la scrivente RLS unitamente ai Cobas del Pubblico Impiego comunicano quanto segue: le problematiche di viale Pilone sono ben note sia ai datori di lavoro (i dirigenti del Comune di Asti) sia alla stessa Amministrazione poiché vi sono stati nel tempo diversi sopralluoghi ai quali sono seguite precise relazioni della scrivente e ultimamente, a firma anche degli altri RLS; sono in atto peraltro incontri tra le parti al fine di risolvere una volta per tutte (si spera) la difficile situazione in essere.
In particolare, il 15 aprile 2024 è stata trasmessa agli uffici preposti l'ultima relazione a firma congiunta degli RLS che guarda caso, è del tutto simile nei contenuti all'articolo pubblicato e attraverso la quale è stata chiesta l'interpellanza a firma della minoranza.
Aggiungo che la documentazione fotografica è stata condivisa all'esterno senza alcuna autorizzazione all'utilizzo e alla divulgazione pubblica e che personalmente, sono totalmente estranea a quanto è accaduto.
Alla luce di quanto esposto, desidero pertanto esprimere, unitamente alla sigla sindacale che rappresento, la mia indignazione e profonda delusione per la strumentalizzazione a fini politici di questa vicenda e per l'utilizzo non consentito di informazioni e fotografie desunti da documenti aziendali interni.
Il Cobas è da sempre impegnato a difendere la salute e gli interessi dei lavoratori, senza cedere a logiche politiche e pre-elettorali. La nostra azione si basa sui principi di trasparenza, indipendenza e responsabilità, e non siamo disposti a consentire che la sicurezza dei lavoratori venga strumentalizzata per scopi di tornaconto personale o di partito. Riteniamo inaccettabile che le foto scattate durante l'ispezione siano state divulgate all'esterno in un momento così delicato, a pochi giorni dalle elezioni amministrative.
Tale azione inoltre, getta un'ombra negativa sul lavoro svolto stesso dal rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza, che come figura istituzionale deve essere apolitica. Il Cobas ribadisce la propria indipendenza e la propria determinazione a garantire la sicurezza dei lavoratori, indipendentemente dall'appartenenza politica, dagli schieramenti o dagli interessi di parte.
I nostri rappresentanti, sia nelle RSU che nel ruolo di rappresentanti per la Sicurezza, sono impegnati a tutelare i diritti e la salute dei lavoratori, senza alcun condizionamento esterno. Ci aspettiamo da tutti i soggetti coinvolti un comportamento responsabile e trasparente, incentrato sulla tutela dei lavoratori e non su eventuali interessi di parte.
Monique Abele RLS/RSU – componente dell’Esecutivo Nazionale Cobas Pubblico Impiego