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Attualità | 09 novembre 2025, 15:08

Interscambio dati Comune-ISTAT: meno burocrazia anche per i sindaci dell’Astigiano

Semplificazione digitale: stop alle multe sui dati e meno carta. Iniziativa nazionale

Interscambio dati Comune-ISTAT: meno burocrazia anche per  i sindaci dell’Astigiano

Una vera rivoluzione per i comuni italiani, e anche per quelli astigiani: con l’interscambio digitale dei dati tra Comuni e ISTAT, grazie alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), si mettono fine a burocrazia inutile, oneri amministrativi e perfino alle multe che in passato raggiungevano i sindaci colpevoli solo di non aver trasmesso i dati statistici nei tempi imposti.

Cos’è cambiato grazie alla PDND?

Fino a oggi, ogni Comune era costretto a inviare manualmente all’ISTAT una quantità enorme di statistiche, spesso duplicando l’invio di dati già presenti nel sistema pubblico. Ritardi e confusione potevano costare cari agli amministratori: una multa per ogni obbligo informativo non rispettato. Oggi invece, la PDND consente un vero dialogo tra le diverse banche dati pubbliche: i dati vengono scambiati automaticamente e in modo sicuro, con un principio semplice—“once only”—vale a dire che ogni informazione va comunicata una volta sola, e poi ciascun ente pubblico la trova già pronta e condivisa dove serve.

Vantaggi anche per cittadini e comuni astigiani

Cosa cambia per gli astigiani? Meno carta, meno file da compilare per oltre 100 comuni della provincia, e sindaci più protetti dal rischio di sanzioni assurde. L’iniziativa appena presentata a livello nazionale punta non solo a tagliare pastoie burocratiche vecchie di decenni, ma a valorizzare la cooperazione tra enti: i dati (ad esempio quelli sugli incidenti stradali o sui permessi a costruire) passano da una piattaforma all’altra senza dover essere trascritti, risparmiando tempo anche agli uffici comunali di Asti e provincia.

Stop alle multe, più tempo sui problemi veri

Negli ultimi vent’anni molti sindaci italiani—anche astigiani—sono finiti loro malgrado a pagare ammende per non aver fornito dati, nonostante la legge imponesse allo Stato stesso di semplificare questi obblighi. Dice il segretario generale Asmel, Francesco Pinto: “Questo progetto dimostra che se lo Stato dialoga con i comuni, le riforme si fanno davvero e a vantaggio di tutti. Da oggi, si supera una logica perversa: niente più oneri burocratici inutili e niente più rischi di multe assurde.” Un passo avanti concreto anche per i piccoli comuni dell’astigiano, dove ogni risorsa risparmiata può tornare a servizio della comunità.

Redazione

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